Ospedale, nuova mobilitazione

I comitati in campo per evitare la chiusura dei reparti di ginecologia e pediatria

È nell’aria una nuova mobilitazione cittadina in difesa dei reparti chiusi e a rischio chiusura del “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”.

A farlo sapere gli attivisti del comitato “Diritto per la salute” – già organizzatori di cortei e raccolte firme che si sono susseguite nei mesi scorsi, fin dalla chiusura dell’unità di ginecologia a partire dal 31 dicembre scorso – che, non soddisfatti delle rassicurazioni del sindaco Servalli sull’operatività dell’ospedale e insofferenti di fronte al silenzio calato di recente sulla questione, nelle scorse ore hanno fatto il punto della situazione chiamando nuovamente a raccolta per un prossimo corteo tra le strade della città tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ospedale metelliano.

«Il reparto di Ginecologia e Ostetricia resta chiuso nonostante un'ordinanza del Tar che ne disporrebbe la riapertura – hanno ribadito i membri del comitato – Un mese e mezzo fa il commissario dell’azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”, Nicola Cantone, aveva disposto la semplice apertura di un ambulatorio ginecologico attivo otto ore ma già ad agosto è rimasto chiuso per mancanza di personale. Dobbiamo constatare, inoltre, che si fa sempre più concreta la minaccia della chiusura del reparto di Pediatria».

Elementi questi che ancora una volta hanno acceso la scintilla del comitato dettosi pronto a lottare ancora. «Prepariamoci quindi a scendere di nuovo in piazza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA