GLI OPERATORI

Ospedale di Eboli, è ancora attesa per medici e infermieri 

Lo sblocco della mobilità regionale garantirebbe nuove forze al presidio. Intanto è stata archiviata l’emergenza estiva senza l’arrivo di personale

EBOLI. All’ospedale “Maria Santissima Addolorata” si attende con impazienza lo sblocco della mobilità regionale e interregionale: sono 136, infatti, gli operatori sanitari che l’Asl distribuirà nei vari ospedali e una cospicua parte toccherà all’ospedale ebolitano. Nei diversi reparti le attività proseguono con abnegazione, grazie al lavoro e alla professionalità di infermieri e medici che hanno superato anche la non facile turnazione estiva e stanno dimostrando ancora una volta la loro alta qualità.
Ma l’emergenza non può durare all’infinito e tutti attendono lo sblocco della mobilità: ancora qualche giorno per presentare le domande, poi finalmente dovrebbero arrivare le unità lavorative, o almeno si spera, perché ci sono reparti a forte rischio. Del resto sono recenti gli appelli dei sindacati, come la Uil con il segretario Vito Sparano e la Fisi con il rappresentante nazionale, Rolando Scotillo, che hanno chiesto interventi concreti anche per la mancanza di Oss e per la riapertura di ginecologia e pediatria.
Al momento in sofferenza restano i reparti di ortopedia, con quattro medici prossimi ad andare in pensione, senza però nessun ricambio concreto all’orizzonte, e il centro trasfusionale, oltre al pronto soccorso. Altri disagi si registrano per il mancato arrivo dei macchinari ad anatomia patologica, attesi ormai da un paio di mesi, così come per il ricambio delle ambulanze ormai obsolete e con troppi chilometri all’attivo.
Un’altra considerazione riguarda i posti letto. L’atto aziendale così come strutturato prevede sedici nuovi posti letto in otorino, ma al momento restano solo nelle intenzioni. E aumentando i posti dovrebbe ovviamente aumentare anche il personale. Stesso discorso per neurologia, dove sono previsti dieci posti letto, oculistica, con dieci posti, ed endocrinologia, con sei posti. Anche se queste due strutture lavorano in day hospital e pertanto potrebbero esserci dei posti letto in più.
«Un conto è sono i fatti, un conto le chiacchiere - ha commentato il segretario della Uil, Vito Sparano - aspettiamo personale e risposte concrete a quanto scritto nell’atto aziendale. Il resto è solo belle parole. Aspettiamo fiduciosi perché l’ospedale ebolitano ha grandi eccellenze e personale eccezionale, qualificato e specializzato, ma va rinforzato».
Antonio Elia
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