IL FATTO

Ospedale di Agropoli, il Codacons Cilento pronto alla mobilitazione

Il responsabile Bartolomeo Lanzara: «Viene negata il diritto alla salute»

SALERNO - «Possibili iniziative legali e di protesta contro la Regione nel momento in cui venga negato il diritto alla salute ai cittadini». E' il grido di battaglia che è stato sollevato dal Codacons Cilento in riferimento alla chiusura del Pronto Soccorso dell'ospedale di Agropoli. «La giustificazione del mancato potenziamento dovuto alla distanza tra l’ospedale di Agropoli e quello di Vallo della Lucania, sede di DEA di I Livello non è sufficiente a giustificare la parziale chiusura dell’ospedale. Questo perché i tempi di percorrenza e i collegamenti tra i due ospedali non sono né agevoli né rapidi perché manca una adeguata rete stradale spesso, soprattutto nei mesi invernali, soggetta a frane e a continue interruzioni della circolazione. Per questi e altri motivi l’Ospedale di Agropoli, a nostro giudizio, deve essere, in tempi brevi, dotato di tutte le strutture delle quali ogni presidio ospedaliero necessita», spiega nella nota il responsabile Bartolomeo Lanzara.

La nopta del Codacons Cilento quindi si conclude: «Chiediamo un immediato intervento della Regione, nel garantire e tutelare un diritto costituzionale. Non foss’altro per rispetto a chi soffre. Evitando, in questo modo, che “qualcuno” approfittando delle inefficienze della sanità pubblica, finisca per avvantaggiare illegittimamente soggetti privati».