Ospedale di Agropoli Forza Italia denuncia «È una farsa infinita» 

Malandrino lancia accuse contro De Luca, Alfieri e Coppola Oggi incontro con i cittadini per nuove forme di protesta 

AGROPOLI . «Farsa infinita»: così Emilio Malandrino, commissario cittadino di Forza Italia, definisce il modo in cui viene affrontata la questione relativa all’ospedale di Agropoli. «Ma veramente si può immaginare – scrive Malandrino in una nota - che il popolo di Agropoli e dei territori vicini siano un branco di deficienti, ignoranti e dementi da non capire cosa sta succedendo da 4 anni a questa parte, da quando cioè, furtivamente, senza esclusione di colpe per nessuno, il nostro ospedale è stato letteralmente strappato alla nostra comunità, alle nostre vite ed alla nostra salute?».
Attacca Alfieri, De Luca e Coppola: «Sono due anni e mezzo - prosegue - che i nostri grandi amministratori continuano a prendere in giro tutti noi e perseverano a venderci fumo, a riempirci di bugie, tralasciando e trascurando ogni e qualsiasi azione concreta a favore di una reale riapertura di un vero ospedale». Definisce Franco Alfieri e Vincenzo De Luca dei «falsi recidivi truffatori politici, perché continuano a giocare con la salute della gente di questo territorio ingannandoli in maniera subdola ma consapevole. Il nuovo piano ospedaliero, infatti, - precisa - prevede la conferma di gran parte delle precedenti disposizioni. Il comprensorio del Cilento e Vallo di Diano sorride per la conferma dei servizi a Vallo della Lucania, Polla e Sapri, esulta per il mancato depotenziamento di Roccadaspide, ma piange per Agropoli (...) dove vengono mantenuti i posti letto e lo status-quo esistente».
Malandrino boccia anche l’incontro tenutosi l’altro giorno tra il manager Asl Antonio Giordano, Franco Alfieri e il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola. In quella sede, Giordano parlò per Agropoli dell’attivazione h24 del laboratorio analisi e della radiologia. A tal proposito, ha assicurato l’arrivo di una nuova Tac, e di quella finora in uso all’ospedale di Sarno. Quindi in estate la riapertura delle tre sale operatorie, dove si faranno piccoli interventi di chirurgia mentre, in chiave futura, il presidio si specializzerà nella chirurgia della tiroide e/o della mammella.
Insufficiente per Malandrino che rincara: «anziché raccogliere l’indignazione vera, recepiamo la “soddisfazione” dei nostri” illuminati” politici». Intanto oggi, alle ore 17,30, presso i locali dell'oratorio in Piazza della Repubblica, è fissato un incontro, organizzato da privati cittadini, per comprendere la protesta da mettere in campo per sperare ancora in una riapertura del nosocomio.
(re. pro.)
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