Ospedale, Caldoro rinomina la Lenzi

Decreto firmato venerdì notte, il “no” di Pasquino. Oggi faccia a faccia al raduno dei bersaglieri, domani vertice col prefetto

Altro che intesa. Regione ed Università sono ormai irrimediabilmente destinate allo scontro frontale. Venerdì notte, sul filo dello scadere delle 48 ore che il Tar aveva concesso alle due istituzioni per trovare un accordo sulla scelta del manager, il presidente Stefano Caldoro ha posto la sua firma sotto il decreto di nomina per Elvira Lenzi, decaduta dall’incarico dal giorno 14. Un documento che, senza l’ok del rettore, non vale nulla, ai sensi del Dpcm che ha sancito la nascita dell’Azienda ospedaliera universitaria. Contatti tra i due, nella giornata di ieri, ufficialmente non ce ne sono stati: «L’ateneo non è mai stato formalmente contattato - ha precisato Pasquino - l’Università con atti formali, ha più volte ribadito alla Regione, attraverso comunicazioni al presidente, di esprimere preventivamente parere favorevole su 499 dei 500 nominativi presenti nell’elenco unico regionale degli idonei alla nomina. L’unica perplessità resta sul nome di Elvira Lenzi: per i danni che ha procurato ai cittadini salernitani, al sistema sanitario campano, ai docenti e agli studenti dell’Università. E’ la cronaca di quest’ultimo anno a parlare. Infatti, ricordiamo che il prefetto non interviene oggi nella questione. Già un anno fa è stato costretto a prendere provvedimenti quando, tra i primi atti da direttore generale, Lenzi espulse gli studenti dalla loro aule universitarie presso l’ospedale, contraddicendo il dettato costituzionale sul diritto allo studio». E così, in assenza di una scelta condivisa, Caldoro va avanti sulla strada del commissariamento, disattendendo dunque il decreto presidenziale del Tar. Da Napoli fanno sapere che Lenzi ha dimostrato di essere un buon direttore generale, dunque non vi sarebbe motivo per strapparle la poltrona. Salerno la pensa in modo ben diverso: «E’ una persona inadeguata al ruolo e continuare con lei significa chiudere Medicina - ha sottolineato il rettore - Finora Caldoro ha nominato decine di manager, dunque può benissimo trovare un qualunque altro nome che non sia una provocazione». Ma per il governatore «il problema centrale non è chi dirige ma cosa vogliamo fare». A dirimere domani la vertenza, sarà il prefetto Gerarda Maria Pantalone, a cui il Tar ha dato incarico di nominare un commissario che sostituisca le amministrazioni inadempienti. Ma non si esclude che domani, prima del vertice già convocato in Prefettura, l’Università possa presentare un nuovo ricorso. Sviluppi potrebbero poi arrivare dalla giornata di oggi quando prefetto, presidente e rettore si troveranno faccia a faccia nella giornata finale del 61esimo raduno dei bersaglieri.

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