Ospedale al collasso Il pronto soccorso è a rischio chiusura

La denuncia della Cgil: «Impossibile autorizzare le ferie» Manca il personale, vertice per evitare il “blocco operatorio”

La carenza di personale rischia di «abbassare ulteriormente la qualità assistenziale fino a livelli inaccettabili», tanto da portare alla «chiusura del pronto soccorso». Dalle parole di Gennaro D’Andretta, coordinatore infermieristico del pronto soccorso di Nocera Inferiore e sindacalista della Cgil, si evince una situazione drammatica per l’ospedale “Umberto I”. Gli appelli si susseguono, ma di provvedimenti nemmeno l’ombra.

Qualche giorno fa a scrivere era stato Gianfranco Ricci, poi i sindacalisti D’Andretta e Addesso. Finanche il sindaco Manlio Torquato ha alzato la voce, chiedendo addirittura le dimissioni dei vertici aziendali. Ma nessun provvedimento è stato adottato. Il coordinatore del pronto soccorso nocerino ritorna all’arrembaggio, indirizzando una dura nota sulle problematiche degli infermieri ai vertici dell’Asl Salerno e a quelli di presidio.

«Il pronto soccorso di Nocera svolge la sua attività in condizioni prossime al collasso a causa della cronica mancanza di personale, aggravata dalle limitazioni imposte dall’applicazione della legge 161/2014. Già in precedenza – scrive D’Andretta – è stato spiegato come, con l’esiguo personale assegnato, l’elaborazione dei turni nel rispetto della normativa europea è, nella pratica, impossibile e tale difficoltà viene solo parzialmente superata». Un cane che si morde la coda perché la situazione, prima ancora dell’entrata in vigore della normativa europea, già era pessima: «Allo stato attuale – afferma D’Andretta – è improponibile rinunciare anche ad una sola unità lavorativa».

Una condizione che potrebbe non consentire al personale di andare in ferie. Al momento non si riesce, infatti, a rispondere alle richieste pervenute: «Con l’approssimarsi dei mesi estivi sono pervenute le richieste di ferie, ma l’attuale situazione non consente di ridurre ulteriormente il personale in servizio. È impossibile, pertanto, autorizzare le richieste di ferie, sebbene si tratti di un diritto inalienabile». Se si procedesse con l’individuazione delle pause estive, denuncia D’Andretta, si «aggraverebbe a tal punto la carenza di organico da abbassare ulteriormente la qualità assistenziale fino a livelli inaccettabili, con il conseguente concreto rischio di chiusura del pronto soccorso». Una deriva da evitare.

Ma ieri mattina è stato pure affrontato il problema “blocco operatorio”. Il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio ha incontrato i responsabili medici e infermieristici. Le sale per gli interventi chirurgici rischiano di doversi fermare, così come il pronto soccorso. Anche in questo caso c’è difficoltà a far quadrare i turni. La promessa delle nuove unità fatta a più battute dalla direzione commissariale dell’Asl di via Nizza a Salerno non rassicura. I sei chirurghi individuati per il pronto soccorso serviranno a poco se non saranno coadiuvati da unità infermieristiche aggiuntive.

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