Orfini “soccorre” De Luca «Abbandonato dal partito» 

Volano gli stracci in casa del Pd. La Tartaglione: «Falso, siamo con lui»

NAPOLI. Tensione alle stelle nel Pd sull’asse Nazareno-Campania, con le relazioni ormai in frantumi. La miccia è accesa di nuovo da un botta e risposta tra il presidente del partito, Matteo Orfini, e la segretaria regionale Assunta Tartaglione, in un replay dello scontro di 3 mesi fa. Sullo sfondo, resta il braccio di ferro tra il governatore Vincenzo De Luca, con cui a parole si schiera Orfini, e il potente capogruppo regionale Mario Casillo, a cui sono vicini i vertici regionali. Un conflitto che avrebbe spinto Casillo a cercare sponda a Roma, dal ministro Luca Lotti, nei giorni scorsi.
A far esplodere il caso sono le dichiarazioni rilasciate giovedì sera da Orfini, a margine di un incontro sul patrimonio culturale al museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno. Parole travisate, a detta del presidente del partito, che invoca rettifiche. «Diversamente da quanto letto su alcuni quotidiani locali - afferma Orfini in una nota- non ho mai affermato che il presidente De Luca è più concentrato nelle discussioni interne che nel sostegno all’azione di governo. Anzi, il mio era un invito all’unità ed ho sottolineato che il difficile compito del governatore debba essere supportato da un partito locale troppe volte distratto da beghe correntizie». E se non si fosse capito il bersaglio, Orfini rincara: «Il Pd in Campania sembra più impegnato in liti interne che al sostegno verso il governo regionale».
A marzo il presidente del partito aveva sobriamente auspicato l’azzeramento del Pd a Napoli e in Campania, scatenando la reazione compatta dei notabili locali, a partire da Tartaglione. La segretaria regionale non si fa pregare neppure stavolta. «Per rimediare ad una gaffe nei confronti del governatore della Campania il presidente Orfini lancia, come suo costume da qualche tempo, strali contro il Pd regionale - dichiara Tartaglione -. Abbiamo sostenuto l’azione del presidente De Luca con le dichiarazioni e con i fatti sin dal principio, anche in tempi non sospetti, quando Orfini era alle prese con ben altre faccende e non era ancora affetto dalla sindrome ossessiva per il Pd campano». Ossessione: nella guerra in atto tra i due livelli del Pd, si evocano categorie cliniche. E non è un caso.
«Vincenzo De Luca ha potuto contare, conta e conterà sempre sul sostegno pieno e convinto del Pd della Campania - ribadisce Tartaglione - Un sostegno manifestato anche in qualche momento di difficoltà in passato. È un sostegno vero e sincero, che si esprime nell’attività del gruppo in Consiglio regionale, in iniziative sul territorio che valorizzano anche l’azione di governo della Regione, nelle quali il presidente è stato sempre coinvolto, in un’apertura al confronto e al dialogo che non è mai mancata. Questo lavoro, unito all’impegno e alla passione di tanti dirigenti, amministratori locali, iscritti e militanti, è stato determinante per il risultato ottenuto dal presidente De Luca e continua a dare i suoi frutti, come dimostra l'ottima affermazione del Pd alle Comunali. Questi - aggiunge - sono i fatti che, con la franchezza che ci ha sempre contraddistinti, non abbiamo paura di dire alla luce del sole. Il Partito democratico della Campania è vivo ed è qui, con i suoi limiti e i suoi errori».
L’orgogliosa reazione della segretaria regionale non scoraggia però Orfini. Il presidente ribatte a stretto giro: «Suggerisco ai vertici del Pd campano maggiore attenzione. Mi sono limitato a ribadire un concetto pubblicamente espresso in una iniziativa e ascoltato da tante persone, purtroppo mal riportato da un quotidiano. Ovvero - spiega - che l’azione di governo regionale, guidato da Vincenzo De Luca, non sempre ha trovato adeguato sostegno in un partito molto preso dalla propria discussione interna». Orfini poi ironizza: «Apprendo oggi dalla segreteria del Pd Campania che nel Pd campano regna la piena armonia e che lo stato di salute del partito è eccellente. Ne prendo atto con viva soddisfazione. Certo, mi chiedo come mai i cittadini non se ne accorgano». Morale: nel Pd volano ancora gli stracci.
Gianmaria Roberti
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