il caso

Ore negate ad allievo disabile Terza ordinanza dei giudici

«Condotta discriminatoria». Il dottor Giorgio Jachia, giudice della prima sezione civile del tribunale di Salerno, bolla così il trattamento che il Comune di Battipaglia e il Piano di zona avrebbero...

«Condotta discriminatoria». Il dottor Giorgio Jachia, giudice della prima sezione civile del tribunale di Salerno, bolla così il trattamento che il Comune di Battipaglia e il Piano di zona avrebbero riservato a un bambino di 4 anni affetto da autismo. Il magistrato, dunque, ordina la concessione dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione per 25 ore a settimana, ossia il tempo previsto dal Pei (il Piano educativo individualizzato) varato per il piccolo.
La saga che contrappone ai comuni di Battipaglia e Pontecagnano Faiano, capofila del Piano di zona, i genitori dei ragazzi disabili che chiedono un incremento delle ore d’assistenza specialistica, s’arricchisce di un nuovo capitolo, col decreto che Jachia ha emanato senza ravvisare l’esigenza d’ascoltare preventivamente i legali degli enti. E il decreto sarà convalidato durante l’udienza che il giudice ha fissato per il 14 giugno.
Un simile provvedimento lo aveva adottato un altro magistrato, Valentina Chiosi, studiando la situazione di un ragazzo autistico che frequenta le scuole “Calamandrei”, e anche Giuseppe Fortunato aveva emanato un’ordinanza che condannava il Comune a erogare 32 ore d’assistenza settimanali a beneficio d’un ragazzo disabile del “Ferrari”.
Soddisfatto il legale Carmine Galdi. E Angelo Di Tore, presidente dell’Adi, l’Associazione diversabili insieme, che sta supportando i ricorsi d’urgenza, dice: «Ci auguriamo che il Comune accetti di incontrarci per un miglioramento dei servizi sociali offerti. Aspettiamo fiduciosi…».(c.l.)
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