LE OPERAZIONI

Ordigno bellico disinnescato, ad Avellino si rientra in casa

Il residuato bellico conteneva 25kg di dinamite

L'ordigno bellico da 45 chilogrammi che per quasi 80 anni ha "dormito" sul greto del fiume Fenestrelle, nel centro di Avellino, è stato disinnescato alle 14,30 dai militari del Genio Guastatori del 231esimo Reggimento di Caserta. Le operazioni di "despolettamento", come vengono definite in gergo tecnico, sono cominciate intorno alle 11 e una volta completate, l'ordigno, che conteneva 25 chilogrammi di dinamite, è stato trasportato in una cava alla periferia di Atripalda per essere fatto brillare. È stato quindi autorizzato il rientro nelle abitazioni per circa 2500 persone che da questa mattina alle 6,30 sono state evacuate dalle forze dell'ordine e da oltre 400 volontari della protezione civile. «Tutto ha seguito i tempi previsti, non ci sono state criticità - spiega il prefetto di Avellino Paola Spena - Non ci sono state segnalazioni particolari, ciascuno ha fatto la sua parte con grande abnegazione».

Lentamente il servizio navetta predisposto dalla prefettura di Avellino sta riportando i cittadini ospitati nel centro di accoglienza allestito nel campus scolastico di contrada baccanico, alle abitazioni che si trovano nel raggio di 258 metri dal luogo delle operazioni di disinnesco. Allo stesso tempo sono in via di ripristino tutti i servizi. Energia elettrica, gas e fornitura idrica erano state infatti sospese alle prime luci del giorno per motivi di sicurezza. In molti, che vivono nella zona rossa, hanno preferito pero' sistemazioni autonome, se non approfittato per una gita fuoriporta. Le forze dell'ordine anche con l'impiego di droni, hanno sorvegliato tutta la zona evacuata.