«Ora Salerno si vedrà privata della sua storica guida politica»

Il presidente della Camera di Commercio, Guido Arzano: «Speriamo non ci siano ricadute negative» Ma non per tutti la sentenza chiude un’era. «Non bisogna lasciarsi tentare dalla strumentalizzazione»

SALERNO. L’attesa è stata spasmodica. E Salerno si è quasi fermata. Perché la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il sindaco Vincenzo De Luca, ha catalizzato l’attenzione dei salernitani. E non solo. Dalle 18 in poi tutti ad aspettare che i giudici della seconda sezione penale del Tribunale cittadino emettessero la sentenza. Un conto alla rovescia che ha veramente pochi altri precedenti e che è stato il leit motiv della giornata di ieri, al di là dell’esito finale. «Da qualche giorno – evidenzia il presidente dell’ordine degli avvocati, Americo Montera – Salerno è stata in fibrillazione. In una farneticante attesa per una sentenza che interessa un banale atto amministrativo. Questo mi fa pensare che viviamo in una città felice e spensierata, che non ha altri problemi. Perché tanto interesse, anche da parte dell’opinione pubblica, non lo vedevo dai tempi della sentenza Pistorius». Un interesse che Montera giudica ingiustificato, anche perché «un amministratore pubblico – evidenzia – è esposto a questi incidenti di percorso». E proprio perché la condanna in primo grado di De Luca rientra nella pura e semplice statistica, secondo Montera non può essere affatto paragonata ad un cattivo esempio. «Spero che nessuno adesso – ammonisce il presidente degli avvocati del foro salernitano – gridi allo scandalo, ma piuttosto rifletta su ciò che avviene in altre realtà nazionali, in tema di amministrazione pubblica, deve effettivamente siamo in presenza di nefandezze di ogni tipo. Perciò sono dell’opinione che questa vicenda che ha visto coinvolto De Luca non possa e non debba essere strumentalizzata».

E’ dispiaciuto per la condanna che ha «colpito un personaggio politico che, da anni, lavora per la città» Guido Arzano, presidente della Camera di Commercio. «Salerno sicuramente affronterà un periodo di smarrimento – aggiunge – perché si vedrà privata della sua guida politica. Ci auguriamo, tuttavia, che non ci siano ricadute negative e, in particolar modo, sulla macchina amministrativa e organizzativa messa in piedi da De Luca. Insomma spero che tutto ciò che è stato costruito faticosamente e con tanto impegno non si dissolva dall’oggi al domani, a causa di un episodio che ritengo sia esclusivamente una disavventura». E che si tratti di un evento epocale per la città n’è convinto Matteo Buono, segretario generale della Cisl. «La sentenza va rispettata – rimarca il sindacalista – però ritengo che sui risvolti politici sia doverosa un’osservazione. E posso dire che il segnale di nominare Enzo Napoli come vicesindaco lasci intendere che De Luca non si sia fidato molto dei suoi assessori». Per Buono, comunque, «la pagina è ancora da scrivere, anche se probabilmente potrà iniziare un nuovo corso sia per De Luca che per Salerno» anche se la città dovrà camminare adesso con le sue gambe «senza la sua guida autorevole e m’auguro che non perda la bussola». Più politica è l’analisi di Maria Di Serio, segretaria generale della Cgil. «La sentenza – spiega – sicuramente segue un dettame di legge. Però ultimamente sono parecchi i provvedimenti su questa falsariga e, pertanto, sarebbe il caso di capire quali potrebbero essere le ricadute rispetto alle decisioni della magistratura che abbracciano questa materia».

A detta di Di Serio, inoltre, è evidente come, a questo punto, «si dovranno attendere le decisioni del Pd nazionale, tenendo anche conto che il Comune di Salerno andava già incontro a dei possibili cambiamenti». «Ma è palese – argomenta la rappresentante della Cgil - che la condanna potrebbe mischiare le carte in tavola. Proprio per questo bisognerà comprendere quali scenari si apriranno nel centro sinistra campano, già in clima elettorale e squassato dalla disputa sulle primarie». Che l’epilogo, seppur in primo grado, della vicenda lasci l’amaro in bocca è sicura Maria Gabriella Alfano, presidente dell’ordine degli architetti. «De Luca – chiosa – ha innegabilmente condotto Salerno ad avere un prestigio e una visibilità nazionale e internazionale. E ha avviato un processo di trasformazione urbano, condivisibile o meno, che ha ha trasformato la città».

Gaetano de Stefano

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