«Ora ricorreremo in Cassazione»

Scafati: dopo la sentenza del Consiglio di Stato favorevole a Nappo parla il sindaco Pasquale Aliberti

SCAFATI. Confisca Nappo. L’ente potrebbe dover risarcire il proprietario dell’ex piazzetta del Gesù a San Pietro. Il sindaco Aliberti ricorrerà in Cassazione: «Siamo soddisfatti di avergli confiscato un’opera abusiva». Non si sono fatte attendere le reazioni del primo cittadino sulla sentenza del Consiglio di Stato cui ha fatto ricorso Vincenzo Nappo e che ha stabilito illegittimo l’esproprio dell’area a San Pietro.

«La cosa importante – ha dichiarato – è aver realizzato un’opera pubblica nell’interesse degli utenti che ne usufruiranno: anziani e disabili. Abbiamo confiscato quella proprietà a Nappo in quanto abusiva e perché realizzata in una zona in cui doveva essere costruito una struttura sociale».

Ma il Consiglio ha dichiarato illegittimo il comportamento del Comune in quanto Nappo aveva tutte le carte in regola per “condonare” la piazzetta sul suo terreno in via Poggiomarino. «Nappo – si difende Aliberti - non ha mai dato in gestione la sua opera al Comune e non si trattava di un’opera sociale». Il sindaco ha poi invitato Nappo a frequentare il Centro Sociale di San Pietro e a smetterla di creare contenziosi con il Comune: «Se è vero che Nappo voleva fare gli interessi del Comune farebbe bene ad evitare di creare ulteriori contenziosi».

I grillini attaccano: «Questa sentenza – chiosa Gennaro Avagnano – sarà un grave colpo alle casse comunali. Non è giusto ora che a pagare siano i cittadini. Prima dei giudici i consiglieri comunali hanno l’obbligo di vigilanza sulle scelte della giunta e dei dirigenti. Qualora ci fossero responsabilità, quindi, sarebbe il caso di chiedere i danni e il sequestro dei beni di chi ha firmato vari provvedimenti o di chi non ha vigilato su di essi». Il consigliere di Fratelli d’Italia, Mario Santocchio: «Prendiamo atto della sentenza del Consiglio. È una vicenda ingarbugliata». Sulla questione è intervenuto anche l’assessore agli Affari Legali, Diego Chirico: «È vero che il Consiglio di Stato ha, in parte, accolto l’appello, ma è anche vero che ne ha respinto la domanda risarcitoria in quanto generica e carente di prova del danno».

Ma per l’associazione Scafati in Movimento la verità è un’altra: «Il simbolo usato dal sindaco come esempio di battaglia contro la camorra – sottolinea Avagnano - diventa un boomerang economico. La verità non è quella che ci ha raccontato Aliberti».

Luigi Novi

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