Ora la maggioranza “liquida” Consalvo Lotta alla successione

L’Udc ha opzionato l’incarico di amministratore unico Bordate contro l’ex assessore. Accuse pure a Melchionda

Le dimissioni di Vincenzo Consalvo dalla “Patrimonio” hanno provocato un vero e proprio terremoto politico. E mentre ieri si sono susseguiti incontri a Palazzo di Città per la nomina del nuovo Amministratore unico della società partecipata del Comune (ruolo rivendicato da tempo dall’Udc), opposizione e maggioranza si combattono a suon di comunicati stampa. Con una particolarità: quelli dell’attuale coalizione a sostegno del sindaco Melchionda sono particolarmente duri proprio nei confronti dell’ex collega dimessosi denunciando indebite intromissioni nella gestione della società da parte di esponenti di giunta concretizzatesi in una delibera sul recupero di Palazzo La Francesca che pervaderebbe incarichi esterni. «Questioni prive di fondamento - dice il capogruppo Pd, Vincenzo Rotondo - Nella delibera non è previsto alcun tipo di affidamento a terzi per quanto riguarda le attività progettuali». E poi, prosegue Rotondo, «la Patrimonio è una società di intera proprietà dell’ente, ed è dunque ovvio che essa debba necessariamente conformarsi alle direttive di carattere generale che vengono decise dall’Amministrazione». Dunque, sembra chiedere Rotondo, Consalvo di che si lagna? «Altro che pressioni ed ingerenze - rincara Pietro Mazzini, capogruppo Udc - Grazie all’intervento dell’assessore Norma anche Palazzo la Francesca sarà recuperato e valorizzato. Veramente per Consalvo è così assurdo che responsabile unico per il procedimento sia stato designato il caposettore dei lavori pubblici del nostro Comune? Non voglio proprio commentare le basse insinuazioni rivolte a Norma e al mio partito circa incarichi a tecnici o a ditte private, perché Consalvo sa bene che le sue parole non corrispondono al vero». E Mario Di Donato (Pd): «quando si esce di scena - chiosa - ci vuole un po’ di stile, specie quando si è alla quarta uscita di scena (3 volte da assessore e ora da amministratore». E concorda con Vastola che ormai è giunto il momento di «una riflessione sia sulla Patrimonio che sulla Multiservizi».

Per il consigliere Pdl Damiano Cardiello, le dimissioni di Consalvo sono «l’ennesimo "successo" della giunta più disastrosa della storia ebolitana. Consalvo è caduto sotto il fuoco della speculazione politica». Per il gruppo consiliare Nuovo Psi guidato da Massimo Cariello «le dimissioni di Consalvo e le sue dichiarazioni sono la testimonianza della totale ingerenza politica distruttiva e clientelare della giunta Melchionda e del Pd. Abbiamo presentato un esposto alla procura sulle clientele denunciate dai sindacati ma ad oggi ancora nulla». Anche i riformisti Pd affondano i colpi: «Consalvo lascia il suo incarico denunciando strane manovre in giunta per spartire incarichi tecnici che minano la sua autonomia. Prima di lui avevano lasciato Rubini, che denunciò il venir meno degli impegni presi dal sindaco che fece retromarcia sull’affidamento alla società del parcheggio multipiano dell’ospedale; e Pansa che prese atto della scelta del sindaco di far realizzare ad un privato un intervento di housing sociale sulle colline di Grataglie, in zona agricola, e non nel rione Pescara ad opera della società comunale e su suolo pubblico edificabile».

Antonio Elia

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