Ora il Pd accusa Voza «La Tares e l’Imu sono applicate male»

A Capaccio un’interrogazione del gruppo consiliare «Questo Comune sa soltanto vessare la popolazione»

CAPACCIO. Tares e Imu: il gruppo consiliare del Partito Democratico, costituito dai consiglieri Franco Tarallo, Pasquale Cetta e Nino Pagano, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, al sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza. «In questi ultimi giorni – si legge nell’interrogazione – abbiamo riscontrato un crescente malcontento della popolazione per l’applicazione della Tares, tra l’altro non obbligatoria. Infatti, la normativa prevede che i comuni per il 2013 possono determinare i costi del servizio e le tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati per il 2012. Nel caso in cui continuino ad applicare, per il 2013, la Tarsu in vigore per il 2012, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo, è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale dei comuni stessi. L’improvvida scelta di applicare la Tares non tiene conto delle crescenti difficoltà che vivono soprattutto le famiglie numerose e le attività commerciali capaccesi, particolarmente penalizzate dal nuovo tributo. L’amministrazione Voza invece di agire sul fronte della razionalizzazione della spesa, eliminando gli sprechi, ha ritenuto più semplice caricare sulle spalle dei cittadini un costo insostenibile».

Un’ulteriore contestazione riguarda la mini Imu: «Questo Comune è senza bussola, l’unica cosa che riesce a fare ultimamente è vessare la popolazione. A tale proposito vorremmo ricordare al sindaco Voza che Capaccio è uno dei pochi comuni dove si paga la mini Imu anche sulla prima casa, senza parlare della seconda casa, per la quale l’aliquota è quasi pari al massimo previsto dalla legge (9,6x1000). Nel “decreto del fare” era previsto che se la seconda casa fosse stata data in uso a un figlio, poteva beneficiare dell’esenzione Imu. Il comune di Capaccio non ha recepito l’opportunità offerta dalla norma anzi si paga quasi il massimo».

I consiglieri Pagano, Cetta e Tarallo lamentano anche la poca attenzione verso il settore commerciale. Alla luce di queste considerazioni hanno interrogato il sindaco «sulla necessità di applicare la Tares in luogo della Tarsu; la motivazione della mancata applicazione del “decreto del fare” riguardo l’esenzione Imu sulle seconde case in uso ai figli; sui provvedimenti che l’amministrazione intende adottare per rivitalizzare il commercio».

Angela Sabetta

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