Ora c’è il via libera dei sindaci sul progetto “Grande Sarno”

Solo le amministrazioni di Striano, Poggiomarino e Nocera chiedono maggiori approfondimenti Al vertice napoletano non è stato invitato Emiddio Ventre, presidente del comitato “No Vasche”

Un nuovo sì verso la realizzazione delle vasche di laminazione previste dal Grande Progetto Sarno.

La conferenza dei servizi convocata ieri dall’Arcadis si è conclusa con il parere a maggioranza positivo dei comuni di Scafati, San Marzano, Angri, Pagani e San Valentino Torio. Sì anche per Striano, previo stralcio del passaggio relativo alla costruzione delle vasche. Poggiomarino, invece, si esprimerà solo dopo aver effettuato un approfondimento tecnico. Anche l’amministrazione di Nocera Inferiore si è astenuta, in attesa di avere delucidazioni.

Otto, in totale, i municipi interessati. Cinque i sì e tre i no con riserva. L’incontro a cui erano stati invitati anche diversi enti sovra comunali come il Parco del Sarno, il Consorzio di Bonifica e le Sovrintendenze, era stato organizzato per discutere del secondo lotto: l’ampliamento di vasca Cicalesi a Nocera Inferiore e la realizzazione di una vasca in via Vetice, tra i comuni di San Valentino Torio e Striano. L’infrastruttura nocerina è già essere al centro di alcune operazioni di riqualificazioni.

Il cantiere è stato consegnato da mesi, ma ancora non è partita l’opera di manutenzione. A credere nel progetto è il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti: «Abbiamo espresso il nostro parere positivo sul progetto, rimaniamo perplessi, invece, per l’atteggiamento irresponsabile di quegli amministratori che ancora una volta si sono astenuti o hanno votato contro: è più facile “decidere di non decidere” o assumere posizioni di “facciata”, “ideologiche” pur di non risultare antipopolari. Chiaro comportamento di chi non ha ancora ben capito o chiude gli occhi davanti al problema degli allagamenti. Il progetto Grande Sarno e le vasche di esondazione restano la soluzione al problema degli allagamenti». Al tavolo aveva chiesto di partecipare il Comitato No Vasche, a cui è stato negato l’accesso.

Il presidente Emiddio Ventre ha però inviato una lettera ai sindaci ribadendo la richiesta di dire «sì alla messa in sicurezza attraverso il dragaggio, rifacimento degli argini ed ampliamento delle sezioni idrauliche e no alle vasche di laminazione perché la commissione VIA non ha considerato lo stato di inquinamento nonostante la Solofrana è tra i primi dieci fiumi più inquinati del mondo».

Il Comitato ha pure chiesto il perché dei lavori fermi a Cicalesi. Sulla stessa linea il consigliere regionale Alberico Gambino che ha protocollato un’interrogazione alla giunta regionale con la quale ha chiesto lo sblocco delle attività e il loro affidamento «al Consorzio di Bonifica che possiede mezzi e risorse umane e professionali adeguate allo scopo». La questione sembra ancora aperta.

Salvatore D’Angelo

©RIPRODUZIONE RISERVATA