Opere pubbliche e sanità Galdi “boccia” Servalli

Il sindaco in carica ha stilato un bilancio dei primi mesi del suo mandato Il predecessore: «Pochi i fondi ottenuti e sull’ospedale scarso peso politico»

Tempo di bilanci e propositi a Palazzo di Città per l’anno che è appena cominciato. Nel messaggio di auguri rivolto ai cittadini, il sindaco Vincenzo Servalli ha fatto il punto dei primi mesi di mandato alla guida di Cava de’ Tirreni, tratto le somme dei risultati ottenuti con uno sguardo, da un lato, ai progetti avviati e, dall’altro, naturalmente a quelli che sono ancora da avviare.

Sul piatto della bilancia di fine anno – questione ospedale a parte, alla quale il primo cittadino ha dato ampio spazio per riassumere gli ultimi sviluppi – è stato sistemato anche il completamento delle opere pubbliche già avviate, prima della messa in cantiere di altre in varie zone della città. Insomma, un bilancio nel periodo dell’anno che più di tutti si presta a fare i conti con quanto è stato e quanto resta da fare.

L’intervento di Servalli, soprattutto nella parte relativa alle opere pubbliche, ha inevitabilmente stuzzicato la reazione dell’ex sindaco Marco Galdi, che nella giornata di ieri si è impegnato a ribattere su ogni singolo argomento toccato dall’attuale amministrazione. Oggetto del contendere soprattutto i 14 milioni assegnati alla città a margine dell’accordo tra Servalli e Vincenzo De Luca sulla riprogrammazione del Programma integrato urbano (Piu) Europa. Nello specifico il progetto consentirà di ultimare tutti i cantieri non completati alla data del 31 dicembre e di avviare, inoltre, altri due interventi: la riqualificazione dell’intera area antistante il complesso di San Giovanni, con l’abbattimento della palestra “Parisi” di via Nigro, e la riqualificazione del Palaeventi, la cui ultimazione è prevista per il 2018.

«Il completamento del Palaeventi – ha detto Servalli nel suo discorso di fine anno – darà alla nostra città un luogo di cultura e sport, riqualificando l’intera area della frazione di Pregiato. L’obiettivo è quello di portare a compimento le opere iniziate e che correvano il rischio di rimanere ferme come è stato finora». Di avviso diverso invece Marco Galdi, il quale avrebbe dato priorità alla riqualificazione di piazza San Francesco riservando alle frazioni i 20 milioni di euro dei fondi retrospettivi. «Non era possibile ottenere tutti i 20 milioni e non solo 14? – chiede provocatoriamente Galdi – Dove sono andati a finire gli altri 6 milioni, alle luci di Salerno? Per completare il Palazzetto ci sarebbero voluti massimo 4 milioni, prelevati dai fondi retrospettivi e non certamente ottenuti spostando il mutuo già contratto per piazza San Francesco, che a questo punto non si farà mai».

In merito alla vicenda dell’ospedale “Santa Maria dell’Olomo”, che ha caratterizzato il dibattito cittadino negli ultimi giorni dell’anno, Servalli ha voluto rassicurare ancora una volta i cavesi. «L’ospedale è aperto – ha detto Servalli – e svolge le funzioni fondamentali per salvaguardare la vita di chi ne ha bisogno e per assicurare l’emergenza urgenza». La risposta di Galdi su quest’altro tema al centro del dibattito, non s’è fatta attendere. «Con un po’ più di coraggio – ha puntualizzato l’ex sindaco – firmando l’ordinanza sindacale da me preparata, era ancora possibile prendere tempo e riaprire le trattative con il “Ruggi”. Quindi, il reparto di ginecologia dell’ospedale di cava de’ Tirreni poteva essere salvato, se solo lo si fosse voluto veramente e se ci fosse stato il peso politico per ottenerlo. Così invece non è stato».

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