OPERE & INVESTIMENTI

Operazione “San Matteo” per piazza della Libertà

Il Comune spinge per inaugurarla a settembre, in occasione della festa patronale

SALERNO - Tutti gli sforzi sono finalizzati a portare a compimento quella che potrebbe essere battezzata parafrasando il famoso film di Dino Risi - come “L’operazione San Matteo”. Dopo l’infinita serie di problemi, dopo i crolli e parecchi annunci che sono stati puntualmente smentiti fin dalla posa della prima pietra della mega opera, nessuno si sbilancia su una data certa ma l’obiettivo che l’Amministrazione e i tecnici impegnati nel cantiere puntano a raggiungere è d’inaugurare piazza della Libertà il prossimo 21 settembre, in concomitanza con la festa del Patrono. Si riprenderebbe, così, una tradizione che era stata voluta da Vincenzo De Luca quando era sindaco, quella cioè di inaugurare opere o chiudere cantieri in prossimità di San Matteo. Tra l’altro, non sfugge la vicinanza della scadenza elettorale e per la truppa del sindaco Napoli presentarsi al voto con la piazza finita (e i suoi 700 posti auto) sarebbe un asso da poter spendere anche in campagna elettorale. Tra scaramanzia e realismo.

Al di là della scaramanzia, la data non può essere ancora definita perché ci sono ancora una serie di nodi che devono essere ancora sciolti oltre che la necessità di dover attendere l’esito positivo e il via libera dei collaudi che, se, invece, dovessero ancora rilevare dei problemi potrebbero ritardare ulteriormente l’apertura. «Non voglio dire nulla perché ho imparato ad essere scaramantico ma l’apertura è prossima», si fa sfuggire il primo cittadino. E lo fa in concomitanza, ieri mattina, dell’avvio ufficiale delle procedure per il fitto dei locali che si trovano nella sotto-passeggiata di piazza della Libertà. A disposizione ci sono cinque lotti che rientrano nel bando per attività di pubblici esercizi, laboratori artigianali o commercio. I parametri richiesti per partecipare a questo nuovo bando sono gli stessi del precedente che ha già assegnato alcuni locali (14) che non sono mai stati aperti a causa del crollo di parte della piazza.

Ora sono messi a bando un locale di poco più di 60 metri quadrati, uno di 85,80 metri quadrati, e tre, rispettivamente di 66, 37,05 e 57 metri quadrati. Il prezzo fissato è di 372 euro a metro quadro, quindi in media, l’affitto mensile per un locale è di quasi 2mila euro al mese. Il bando prevede che l’affidamento avrà la durata di 12 anni, con previsione della facoltà di recesso, per il solo assegnatario, dopo i primi 6 anni, e con preavviso di 6 mesi; e che è vietato a qualsiasi titolo, il sub-affidamento a terzi. Il bando e i dettagli. La scelta dell’assegnatario avverrà in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutando una serie di criteri, fermo restando che, complessivamente, il 70% dei locali (13) deve essere destinato alle attività di somministrazione al pubblico (compresi i laboratori artigianali come pasticcerie o gelaterie) e il 30% (6) alle attività legate al commercio.

Nel computo finale per l’aggiudica peseranno dunque vari elementi: il progetto presentato, il peso del curriculum dell’azienda che presenta la propria offerta, l’incidenza sul mercato e, quindi l’esperienza maturata nel settore di riferimento. Altro dato interessante è quello alla capacità di creare nuova occupazione, anche nell'ambito dell'indotto; a seguire la qualità architettonica del progetto con particolare attenzione alla qualità dei materiali utilizzati per le finiture e gli arredi interni ed esterni. «Si conclude un iter che amplierà l’offerta culturale e di eventi nella nostra città, proprio come se la piazza fosse un anfiteatro. Ormai ci siamo: i locali possono fare i loro sopralluoghi e ci attendiamo offerte che arrivano al di là dei confini della Campania», dice l’assessore al Commercio, Dario Loffredo.

Eleonora Tedesco