LA DECISIONE

Operazione fatale per il 15enne Jacopo, la svolta in Cassazione

Annullata l’assoluzione dell’anestesista imputato per il decesso del giovane di Camerota

CAMEROTA - Annullata l’assoluzione dell’anestesista dell’èquipe che operò il 15enne Jacopo De Martino, deceduto nel febbraio del 2010 nell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania dopo aver subìto un’operazione al ginocchio sinistro. La decisione della Cassazione è arrivata nel pomeriggio di ieri. Gli “ermellini”, accogliendo il ricorso della procura e della parte civile, hanno annullato la sentenza di Appello, che aveva scagionato il medico Corrado De Martino , e rinviato ai giudici del tribunale di Napoli per un nuovo esame. Le sventure del povero Jacopo iniziarono con l’incidente sul motorino. Nella caduta riporta delle conseguenze all’articolazione di una gamba. Per questa ragione fu sottoposto ad una serie di terapie fino alla decisione di sottoporlo ad un intervento chirurgico per rafforzare la parte ossea di un ginocchio lesionato. I familiari si consultarono con i medici che parlarono di un’operazione di routine. Fiduciosi diedero il consenso, nella speranza di risolvere un problema fisico futuro al figlio. L’intervento – come detto – fu eseguito all’ospedale vallese. Dopo un’ora e mezza di sala operatoria, il primario (anche lui imputato, ma assolto in primo grado), annunciò ai genitori la perfetta riuscita dell’intervento. Neppure il tempo di conferire con i parenti che fu richiamato d’urgenza al capezzale del ragazzino. Da quel momento e per le successive quattro ore, i familiari (costituitisi parte civile ed assistiti dall’avvocato Carlo Di Ruocco) rimasero in attesa di notizie. Solo in tarda serata seppero che il 15enne non ce l’aveva fatta.

(m.l.)