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«Operatori ecologici? Non sono comunali»

NOCERA SUPERIORE. Incalzato dall’“aut aut” degli operatori ecologici che, preoccupati per il proprio futuro lavorativo, hanno chiesto un incontro urgente, il sindaco Giovanni Maria Cuofano chiarisce...

NOCERA SUPERIORE. Incalzato dall’“aut aut” degli operatori ecologici che, preoccupati per il proprio futuro lavorativo, hanno chiesto un incontro urgente, il sindaco Giovanni Maria Cuofano chiarisce la sua posizione. «L’incontro lo faremo – dice il primo cittadino – ma sulla questione dei 17 operatori parliamo di un rapporto tra il Comune e un’impresa privata, l’Impresud, che espleta il servizio di spazzamento. Dunque non sono dipendenti o maestranze comunali, bensì dipendenti di un privato».

Il sindaco nocerino si è detto disponibile ad un confronto «affinché si chiariscano le rispettive posizioni, ma senza farci coinvolgere in cose che non riguardano l’amministrazione e le sue competenze».

Lunedì dovrebbe tenersi quello che si profila un incontro cruciale tra Cgil e Uil, che seguono il caso dei 17 operatori dell’Impresud, e il sindaco Cuofano. Un problema che si trascina da anni, in conseguenza dell’esternalizzazione del servizio spazzamento, mentre il servizio raccolta è rimasto al Consorzio di Bacino S1. La doppia anima del settore igienico-sanitario, nata durante la precedente amministrazione, con il tempo ha iniziato a manifestare le sue contraddizioni. Già sotto la reggenza di Montalbano, i 17 operatori ecologici manifestarono il loro disagio, occupando il tetto di Palazzo di Città, a causa dei ritardi e dei continui annullamenti della gara d’appalto per il servizio spazzamento. Ora il problema è la nuova legge regionale sul ciclo dei rifiuti, che prevede la costituzione di Ato (Ambito territoriale ottimale) e Sto (Sistema territoriale operativo), dentro cui confluiranno tutti i dipendenti dei consorzi.

Davide Speranza

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