Operaio ucciso da una scarica elettrica

L’uomo stava controllando la cabina quando c’è stato l’incidente. Dolore a Olevano sul Tusciano dove risiedeva

NOCERA SUPERIORE. Un’altra morte sul lavoro in provincia di Salerno. A perdere la vita nella prima mattinata di ieri è stato un operaio della ditta SO.I.GE.A di Sarno, Antonio Meloro, originario di Olevano sul Tusciano e sposato con due figli, che il prossimo settembre avrebbe compiuto quarantasette anni.

Una morte improvvisa e assurda che ha sconvolto una tranquilla mattinata per i residenti e i lavoratori di via Traversa De Gasperi, dove è avvenuta la tragedia. L’azienda sarnese per cui l’uomo lavorava si occupa, per conto dell’Enel, della manutenzione su strada di tutta la rete energetica. Antonio Meloro si trovava lì insieme alla sua squadra per effettuare alcune operazioni di controllo e di manutenzione di una cabina di voltaggio di energia elettrica al civico 393. Erano da poco passate le 8:10 quando l’uomo si accingeva ad aprire la cabina di voltaggio ed iniziare le operazioni di routine per gli esperti del mestiere quando una scarica di circa 20.000vatt ha folgorato l’uomo sul colpo. Sul posto sono subito giunti anche gli uomini della locale stazione dei carabinieri guidati dal luogotenente Fasanino e i vigili urbani del comune di Nocera Superiore coordinati dal comandante Attanasio. Le forze dell’ordine, una volta portata via la salma del povero operaio, hanno disposto subito il sequestro della cabina di voltaggio.

Dopo gli esami esterni sulla salma, compiuti dal medico leale il dottor Pepe, il corpo della vittima potrà fare ritorno ad Olevano sul Tusciano ed essere salutato per l’ultima volta da amici e parenti. Viveva ad Olevano sul Tusciano, alla frazione Salitto, in via Porta. Era sposato con Antonietta, originaria di Acerno. La coppia ha due figli: un maschio ventenne e una femmina appena maggiorenne. Partita l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore nocerino Amedeo Sessa.

Secondo le prime indiscrezioni ci sarebbe stata un’errata comunicazione da parte dell’Enel. Il colosso energetico avrebbe comunicato alla squadra di operai di cui faceva parte Antonio Meloro che le operazioni di controllo e manutenzione presso la cabina di voltaggio fatale all’operaio potevano essere tranquillamente effettuate perché era stata sospesa l’erogazione di energia elettrica. Un messaggio che, qualora dovesse essere confermata questa tesi, avrebbe rassicurato l’operaio per quanto riguarda la sicurezza delle operazioni che di lì a poco avrebbe compiuto e che, invece, lo hanno portato alla morte. Adesso toccherà alla magistratura fare chiarezza. Funerali oggi alle 16.

Aldo Padovano

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