Operaio ferito sul posto di lavoro L’abbandonano davanti l’ospedale

Il 42enne rumeno è ora ricoverato a Vallo in gravi condizioni: un pesante albero gli ha sfondato il cranio Il boscaiolo era al “nero”: nei guai il titolare della ditta di Ceraso accusato di aver mentito sull’incidente

CERASO. Boscaiolo ferito mentre lavora abbandonato in gravi condizioni davanti all’ospedale di Vallo della Lucania. E il responsabile dell’azienda tenta di mascherare l’accaduto con un banale infortunio in montagna. È accaduto martedì scorso a Ceraso: un 42enne rumeno mentre sfoltiva alcuni rami è stato travolto da un grosso albero che era stato tagliato da un suo connazionale. L’uomo è ricoverato all’ospedale di Vallo della Lucania, in prognosi riservata e in gravi condizioni.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal tenente Mennato Malgieri. Il responsabile della ditta boschiva ha fornito in un primo momento ai militari una versione falsa dei fatti, riferendo che il rumeno si era ferito mentre si trovava in montagna. Un racconto che non ha convinto gli inquirenti. E ben presto è venuta fuori la verità: il giovane lavorava in nero presso la ditta di Ceraso e il titolare aveva cercato di sottrarsi alle sue responsabilità. Una situazione che ovviamente comporterà per l’imprenditore, che è stato denunciato, una serie di pesanti conseguenze.

Gli inquirenti, nel corso delle indagini hanno scoperto che, negli attimi successivi all'incidente, il giovane, ferito al capo e in diverse parti del corpo, è stato trasportato dinanzi al nosocomio vallese e lì abbandonato. Non si sa se a condurlo presso il “San Luca” sia stato il titolare della ditta oppure i compagni che erano con il 42enne rumeno quando è accaduto l’incidente. Certamente la condotta tenuta dal titolare dell’azienda è sotto la lente dei militari vallesi che stanno approfondendo anche la posizione degli altri lavoratori.

A seguito dei controlli effettuati immediatamente dopo l’incidente, i militari non avrebbero riscontrato altri lavoratori irregolari nella ditta, ma c’è il sospetto che tale circostanza si sia potuta verificare proprio perché la visita degli inquirenti era attesa. Non è escluso quindi che i controlli possano essere ripetuti, anche nei prossimi giorni, in modo da appurare l’effettiva regolarità dei rapporti lavorativi della ditta in questione. Le indagini sono state estese anche al passato per comprendere se l’azienda fosse già incappata in problemi relativi alla gestione del proprio personale.

Restano intanto preoccupanti le condizioni del 42enne ricoverato nel reparto di terapia intensiva del nosocomio cilentano e lotta tra la vita e la morte. Da approfondire sono inoltre le condizioni di sicurezza adottate sul cantiere: è da chiarire infatti se erano rispettati tutte le norme, quali indossare il caschetto di protezione e altri accorgimenti utili a salvaguardare l'incolumità dei lavoratori.

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