LE VERTENZE

Operai Treofan, Fos e Paif Il futuro in soli tre giorni

Dal 2 al 4 settembre si deciderà il futuro di tre aziende battipagliesi e di centinaia di lavoratori. Si tratta delle vertenze legate alle società Treofan, Fos e Paif, legate tra loro solo per...

Dal 2 al 4 settembre si deciderà il futuro di tre aziende battipagliesi e di centinaia di lavoratori. Si tratta delle vertenze legate alle società Treofan, Fos e Paif, legate tra loro solo per questioni logistiche e temporali, ma con vicende che finiranno in modo diverso.

Presso lo stabilimento Treofan saranno licenziati 21 dipendenti per questioni di natura finanziaria; per la Paif sembra esserci una crisi di liquidità; va meglio alla Fos che sembra aver risolto le problematiche interne grazie ad un accordo tra dirigenza e sindacati. Il tour de force inizierà il 2 settembre, alle 11 presso la sede di Confindustria Salerno, per la Treofan. Il punto focale è sempre lo stesso, ossia il calcolo dell'incentivo d'esodo per i 21 dipendenti che, seguendo una selezione volontaria, verranno messi alla porte. L'accordo da trovare è di natura economica. L'azienda era partita da un budget, da distribuire sui 21 lavoratori, di 800mila euro. Un cifra già aumentata a 900mila euro, con l'azienda che ha accettato in parte le richiese dei sindacati, ma che sembra destinata a salire ulteriormente. Ogni operaio che lascerà il posto di lavoro dovrebbe ricevere un contributo una tantum dall'azienda e, al di là della cassa integrazione, un'indennità mensile per un massimo di 48 mesi. Da evidenziare che il 2 settembre, data del prossimo incontro, scadranno anche i 45 giorni stabiliti per trovare un accordo. In caso di mancato accordo ci sarà la necessità di prorogare i termini di altri 30 giorni.

Il giorno successivo, 3 settembre, si parlerà della Paif presso la stessa sede di Confindustria. È una crisi di liquidità quella che ha colpito il gruppo Paif e TermoPaif e che ha costretto a mettere in cassa integrazione straordinaria 80 dipendenti fino al prossimo 7 ottobre. L’azienda si avvale attualmente di un organico di 124 dipendenti. Se la situazione non verrà risolta, gli 80 cassintegrati potrebbero trasformarsi in disoccupati.

Il 4 settembre, presso il Ministero del Lavoro, si discuterà del caso Fos. L’accordo si dovrà trovare solo sulle questioni legate alla cassa integrazione straordinaria. Grazie ad un accordo a banda larga tra organizzazioni sindacali e dirigenza, la vertenza in seno allo stabilimento battipagliese della Fibre Ottiche Sud, che aveva interessato 80 lavoratori, può dirsi conclusa. Degli 80 esuberi annunciati, dieci sarebbero stati scelti tra impiegati e 70 tra gli operai. Per quanto concerne la prima categoria, sei sono stati già ricollocati presso lo stabilimento del gruppo Prysmian di Pozzuoli, uno verrà inserito nel nuovo progetto della trigenerazione (investimento da 20 milioni presso la Fos per produrre energia elettrica e frigorifera), gli altri tre saranno rimessi in servizio definitamente entro due anni. Per gli operai invece, 13 sono stati risistemati all’interno della stessa fabbrica, presso i moduli 2 e 3, annullando tutti gli straordinari; 26 sono stati trasferiti allo stabilimento di Arco Felice, 5 presso un’altra fabbrica in Olanda del gruppo Prysmian. Altri 6 avrebbero voluto raggiungere i Paesi Bassi, ma per mancanza di ulteriori spazi saranno ricollocati entro i prossimi due anni. Altri due operai, inoltre, saranno inseriti nel progetto della trigenerazione, tutti gli altri saranno ricollocati entro il 2015.

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