Eboli

Omofobia al liceo. Migliaia di “post” per il 15enne

Dopo il video di Rebecca messaggi al ragazzo preso di mira. I carabinieri tengono alta la guardia ma non ci sono denunce

EBOLI. È sui social che nasce il caso di omofobia al liceo artistico “Levi”, grazie al video-denuncia della transgender Rebecca De Pasquale, generando migliaia di post di solidarietà al 15enne ebolitano preso di mira. I toni, dopo le prime reazioni istintive, si vanno attenuando. Anche la protagonista del “Grande Fratello 14” ha specificato che non era un attacco al preside della scuola, ma una denuncia di malcostume tra gli alunni. Non ha presentato querela (almeno secondo le indiscrezioni filtrate ieri) il ragazzo offeso e deriso da un compagno del terzo anno. Ai carabinieri, diretti dal tenente Luca Geminale non è mai stata depositata. Dal comando dell’Arma si dicono però pronti ad intervenire qualora dovessero ripetersi episodi di bullismo anti-gay.
Intanto, stamane, al liceo Classico “Perito” è in programma un convegno sulla legalità dove potrebbe esserci un fuori tema sui fatti di attualità, dal cyber-bullismo alle diversità di genere.
Il clamore e la sgradita pubblicità non hanno fatto piacere alla scuola. Il preside del liceo artistico, Giovanni Giordano, ha precisato, già da ieri, che «non ha avuto segnalazioni di episodi di omofobismo nel suo liceo».
Il 15enne è arrivato al “Levi” a settembre. All’inizio ci si sono stati problemi di adattamento che sono stati affrontati e risolti. L’unico appunto fatto è stato sull’abbigliamento: «Ho chiesto compostezza, ma a tutti gli alunni, senza distinzione di genere», ha precisato Giordano. A scatenare tutto è stato il commento sulla sua pagina social dell’alunno del liceo, quello del terzo anno, che ha offeso il 15enne con commenti omofobi sotto una foto scattata in un locale ebolitano dov’era in corso una festa e nella quale era ritratto il ragazzo. E Rebecca, la popolare trans gender ha avuto parole forti di condanna per quella «minoranza» di ebolitani che ha preso di mira lo studente: «È vergognoso, da ebolitana mi sento schifata», ha denunciato nel video divenuto virale. E poi se l’è presa con quanti gli fanno festa nei suoi ritorni ad Eboli: «Devo credere che è pura falsità?», si chiede. Per il sindaco Massimo Cariello «certi atti di bullismo e simili episodi discriminatori vanno condannati sempre». Col passare delle ore è salito il contatore delle visualizzazioni del video-denuncia di Rebecca sui social. Ieri sera era di 21mila visite. La stragrande maggioranza erano delle esortazioni alla vita per il 15enne che, dopo le offese, aveva manifestato addirittura intenti suicidi.
Massimiliano Lanzotto
©RIPRODUZIONE RISERVATA