Omicidio Venditti, termini scaduti per Fezza Ma rimane in carcere per il “Taurania”

È stata annullata per decorrenza dei termini di custodia cautelare l’ordinanza in carcere per il paganese Luigi Fezza, nipote del boss Tommaso, in carcere dal 2008 per l’omicidio di Antonio Venditti...

È stata annullata per decorrenza dei termini di custodia cautelare l’ordinanza in carcere per il paganese Luigi Fezza, nipote del boss Tommaso, in carcere dal 2008 per l’omicidio di Antonio Venditti e ora scarcerato formalmente in attesa del terzo processo d’appello. Il provvedimento deciso dalla Corte d’Assise d’Appello di Salerno era atteso dopo oltre cinque anni di reclusione, anche se Fezza resta dietro le sbarre per la condanna definitiva in appello nel processo “Taurania 1”. L’istanza era stata presentata una prima volta e rigettata dalla Corte, con la seconda decisione legata alla decorrenza temporale. Luigi Fezza sarà processato di nuovo, con un nuovo secondo grado di giudizio in seguito alla pronuncia dellla Cassazione, che ha annullato la seconda conferma in appello della condanna a trent’anni rimettendo di nuovo la decisione ad una nuova, terza pronuncia del tribunale di secondo grado, che dovrà esaminare una perizia fonica su dei frammenti vocali. Secondo tre diversi tribunali, Fezza ebbe un ruolo decisivo e processualmente dimostrato nell’esecuzione del venerdì santo del 2007 a Pagani. Fezza è sempre stato condannato nel ruolo di palo, con assoluzione per insufficienza di prove per l’altro imputato, Vincenzo Confessore, al momento detenuto per l’agguato al tunisino Aziz. Luigi Fezza fu ammanettato su ordinanza di custodia cautelare nel blitz di carnevale del 2008, quando ros e carabinieri di Salerno chiusero l’operazione “Taurania”, prima fase di una indagine arrivata alla seconda fase, ribattezzata “Taurania Revenge”, dopo sei anni, per fatti di droga, con il clan a gestire il sistema di spaccio di cocaina, hashish, crack ed erba. (a. t. g.)