Omicidio di Pollica

Omicidio Vassallo, sei anni di indagini fallite

L’accusa del deputato Pd Realacci:«Una sconfitta per lo Stato». Pisani: «Grave che non si sia chiuso il cerchio delle indagini, ma abbiamo fiducia»

POLLICA. «Sei anni senza verità e giustizia per il sindaco pescatore». Ad affermarlo, nel giorno in cui ricade il sesto anniversario della morte di Angelo Vassallo, è l’onorevole Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, che aggiunge: «A sei anni dall’assassinio di Angelo, di cui tutti ricordano lo straordinario impegno per la legalità, l’ambiente e lo sviluppo del territorio, il delitto non ha ancora un colpevole e le indagini sono tuttora in corso». Vassallo «di cui ero anche amico, amava profondamente la sua terra, è stato un grande ambientalista, un visionario capace di trasformare i suoi sogni in realtà, ma innanzitutto un uomo coraggioso. L’Italia ha bisogno di tante persone con le qualità di Angelo Vassallo per dare forza e speranza ai territori e per affrontare le sfide difficili che ha davanti. Purtroppo a sei anni di distanza dal 5 settembre 2010 le indagini sull’omicidio di Vassallo non sono concluse e siamo ancora lontani dalla verità».

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Un’assenza di esiti che – secondo Realacci – è una sconfitta per la credibilità dello Stato e nella battaglia per la legalità. Proprio per dare una spinta alle indagini ho più volte sollecitato le autorità, anche attraverso interrogazioni». «Fortunatamente – evidenzia – l’azione avviata da Vassallo per la legalità, l’ambiente, un futuro migliore, continua».

Il ricordo a Pollica. Il comune di Pollica ricorderà il sindaco pescatore oggi con tre momenti particolari: alle 19 è in programma la santa messa che verrà celebrata nella chiesa Maria Santissima dell’Annunziata; alle 21,45, ora presunta in cui è avvenuto l’assassinio di Vassallo, verranno spente le luci del porto e verrà suonato il Silenzio, in concomitanza verranno accese decine di candele dietro la torre saracena; alle 22,15 seguirà un dibattito sulla bellezza. Sarà presente anche il giornalista di Report di Rai Tre, Emilio Casalini. Non riesce a capacitarsi sul fatto che le indagini non siano arrivate a una svolta anche l’attuale primo cittadino di Pollica, Stefano Pisani: «È un fatto molto grave che non si sia ancora arrivati a chiudere il cerchio sull’uccisione di Angelo. Ma non si placa la speranza di trovare un colpevole. Qui non si mette in dubbio – precisa – il lavoro della magistratura, però il dato di fatto sconfortante è che da anni non riusciamo ad avere un colpevole e non si riesce a venire a capo di questa vicenda. Si continuano a rincorrere voci sui potenziali colpevoli, complici, ma l’unica certezza che abbiamo è che Angelo non è più tra noi. Tutti – evidenzia – si ricordano di questo fatto il 5 settembre, noi lo facciamo invece tutti i giorni. Pensiamo alle cose concrete portando avanti le sue idee». Questa sera, annuncia il sindaco, «proietteremo dei video di Angelo in cui si evidenzia la sua visione del territorio. Si tratta di due momenti del 2009: uno sulla formazione dei giovani in agricoltura e un altro sulla dieta mediterranea. Su quest’ultimo tema ieri abbiamo tenuto un convegno sui risultati della ricerca portata avanti sulla longevità. Ebbene ci dimostrano che stiamo lavorando bene, seguendo le sue orme».

A esprimere un suo personale ricordo è Carla Ripoli, che fu amministratrice dal 1995 al 2010 a fianco di Angelo Vassallo, e poi con Pisani. «Non riesco a spiegarmi ancora – dice – il perché della morte di Angelo. Sicuramente avrà detto un “no” di troppo. Ma lui resta con noi nella nostra azione amministrativa». Anche nella serata di ieri il compianto sindaco di Pollica è stato ricordato dai ragazzi dell’associazione “Libera” di Bologna; questa sera invece «all’ora presunta della sua uccisione tutti ci incontreremo sul luogo in cui trovò la morte, per riporre una pietra. Su di esse, ognuno di noi, riporrà un proprio pensiero dedicato ad Angelo». «Ogni anno, il 5 settembre – afferma il parlamentare Pd Tino Iannuzzi – torna il ricordo di Angelo. Mi auguro che sia l’ultimo anno senza colpevoli».

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