Omicidio Vassallo, nel video di Acciaroli spunta un altro uomo

Ci sarebbe un secondo uomo nelle immagini riprese al porto la notte dell’omicidio del sindaco Angelo Vassallo. E il procuratore capo di Salerno Franco Roberti Sulla presunta fuga in Colombia di un sospettato: "Illazioni"

SALERNO. Tre mesi di indagini. Droga, affari, appalti, politica. Nulla è stato tralasciato. Ma l’assassino di Angelo Vassallo è ancora libero. «Non ci sono indagati - ribadisce il procuratore capo di Salerno Franco Roberti - ma le indagini proseguono in maniera spedita». La vera svolta potrebbe arrivare dal filmato della telecamera fatta rimuovere senza alcuna autorizzazione, dopo poche ore l’omicidio, da un ufficiale dei carabinieri, dal porto di Acciaroli.

«I Ris ancora non ci hanno trasmesso i risultati - spiega Roberti - ma potrebbero arrivare a breve».

Nel filmato, oltre al volto di un carabiniere che ha materialmente rimosso la telecamera su indicazione del suo superiore i Ris stanno cercando di delineare il volto di un altro personaggio che si nota in lontananza in altri fotogrammi.

Sulla vicenda naturalmente vige il massimo riserbo ma il procuratore Roberti ritiene «questo video un elemento importantissimo per le indagini».

Ma i sospetti, come anche i sospettati sono davvero tanti. Tra questi ultimi spunta il nome di un trentenne di Salerno, che da alcuni anni risiede in Colombia e con alle spalle una gioventù vissuta tra droga e amici poco raccomandabili. Il procuratore Roberti è molto cauto: «Gli sviluppi che traspaiono da alcuni media - precisa il capo della procura salernitana - purtroppo non ci sono stati. Si tratta di illazioni». Roberti preferisce non andare oltre ma allo stesso tempo non nega che ci siano stati dei sospetti sul 30enne salernitano. «E’ uno dei tanti sospettati sui quali abbiamo e stiamo indagando».

Non va oltre Roberti. E’ preoccupato che un’ennesima fuga di notizie possa turbare ancora di più le indagini. Ma il 30enne salernitano è più di un normale sospettato. A poche ore dall’omicidio del sindaco, infatti è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania per la prova dello stub.

L’esame solitamente effettuato per stabilire se nella mano di un presunto assassino ci siano residui di polvere da sparo.

Esame, che a dire il vero, ha dato esito negativo per il 30enne di Salerno. Ma il giallo si ispessisce: il 16 agosto lo stesso viene trasportato in ospedale a Vallo della Lucania, dopo essere stato accoltellato a Palinuro. La prognosi è di venti giorni. I carabinieri lo interrogano. Sembrerebbe essersi trattato di una lite dinanzi ad una discoteca di Marina di Camerota, ma il ragazzo dichiara di esser stato accoltellato a Palinuro, per un battibecco con un automobilista sulla strada che collega il centro di Palinuro con il porto. E così, inevitabilmente, anche questa situazione poco chiara viene inserita nelle indagini dell’omicidio Vassallo.

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