Omicidio Vassallo, «Ci manca il nostro sindaco»

Con la fine della stagione estiva ritornano dubbi e incertezze per un futuro difficile

• POLLICA. Lungo la torre che dá sul braccio del porto da ieri l’altro campeggia di nuovo la mega foto del sindaco pescatore che, con la fascia tricolore, brinda con un calice pieno dell’acqua cristallina del mare di Acciaroli; da ieri, sui muri e nelle vetrine degli esercizi commerciali del borgo, sono comparsi dei cartelloni con l’immagine di Angelo Vassallo e una frase: "Angelo scusami, ma tu aldilá sei ancora il Sindaco Pescatore? �Digli che un vecchio pescatore acciarolese ti insegnò a fare il pescatore ma tu ci hai insegnato a fare il Sindaco".

• In calce la firma di zio Achille, un pescatore di Acciaroli, 97enne. «Amarezza, il sentimento più forte che prova la nostra comunitá è l’amarezza», dice il consigliere Angelo La Greca. Era nella squadra del sindaco, è nella squadra che ne ha raccolto il testimone. Un anno dopo non ci sono risposte. In questi mesi d’estate la comunitá ha provato ad andare avanti, invasa dai turisti: però l’autunno è alle porte, le ombre tornano ad affacciarsi minacciose. «Siamo consapevoli che le forze dell’ordine stanno facendo del loro meglio per trovare il colpevole di un omicidio che continua a non avere spiegazioni», dice l’attuale sindaco, Stefano Pisani. Un anno dopo molto è cambiato: quello che più balza all’occhio è il senso di smarrimento di una comunitá prima coagulata attorno a Vassallo.

• «Stefano è un bravo ragazzo, ci mette impegno, ma non è Angelo», dice Giovanni, un turista che ad Acciaroli viene da quaranta anni. Angelo lo trovavi sempre. «Stefano l’avremo visto al massimo tre volte, cammina lungo il muro, forse è una questione di personalitá, forse ci vorrá del tempo», dice Peppe. Dopo il 5 settembre di un anno fa s’alzò il grido di indignazione. In testa il fratello Dario, nemmeno velate le accuse a quelle istituzioni e a quelle forze dell’ordine che avevano lasciato inascoltate le richieste di aiuto e gli avvertimenti lanciati da Vassallo. E’ cambiato il comandante della stazione dei carabinieri di Pollica (adesso c’è il maresciallo capo Brogna) ma non è solo una questione di uomini.

• «Carabinieri, polizia, Finanza, persino uomini della Polizia Provinciale: in questi mesi, specie ad agosto, ne abbiamo visti tanti», dice Enrico che ha un esercizio commerciale lungo la via principale del borgo. «Dove erano lo scorso anno, e dove sono le istituzioni che ancora oggi non si vedono, non si sentono, non si muovono?», dicono i salernitani Maurizio e Walter. Un anno dopo non ci sono state le notti brave sul piazzale del porto, non ci sono state le risse, non c’è stato il pieno di vacanzieri. La figlia Giusy, con un manipolo di volontari, ha ripulito i bordi della strada provinciale, piena di rifiuti. Un’ordinanza ha imposto la chiusura dei locali alle 3 del mattino, musica sì ma non ad altissimo volume anche se il figlio di Vassallo, Antonio, s’è lasciato andare: «Magari sarebbe stato meglio non sentirla».

• E la droga? «Hanno fermato ragazzini, poi li rilasciavano: magari puntavano ad arrivare in alto ma risultati pare non ne abbiano ottenuti, comunque la gente dello scorso anno non si è vista», sottolinea Nicola, uno che nel paese vive e lavora da sempre. Alla fine dice: «Il mare di Acciaroli potrá essere sempre il più bello ma Acciaroli non è - e non sará più - quella che era fino ad un anno fa».
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