Omicidio, stralcio per Albanese

Il 37enne ai domiciliari per armi. L’avvocato: «Estraneo al delitto della prostituta»

Stralciata la posizione di Vito Albanese, 37 anni - agli arresti domiciliari per detenzione e porto illegale di armi e furto aggravato - dalla vicenda giudiziaria che vede coinvolto Costabile Piccirillo 38 anni di Agropoli, accusato dell’omicidio di Rosa Allegretti avvenuto il 21 dicembre del 2011. Fu proprio Piccirillo a tirare in ballo l’amico ebolitano, destinatario di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal tribunale di Vallo della Lucania dopo l’appello del pm, addossandogli le responsabilità dell’uccisione della prostituta pugliese. «Il mio assistito – afferma il legale di Albanese, l’avvocato Paolo Corsaro – all’epoca dei fatti come, evidenziarono i tabulati telefonici, è estraneo ai fatti. Nel momento in cui la donna è stata uccisa, Albanese si trovava in un’altra località come si evince dai tabulati, ed era a telefono con il padre. Nel febbraio del 2012, dopo alcuni giorni di carcere a seguito delle dichiarazioni di Piccirillo, fu rimesso in libertà. La recente ordinanza fa riferimento al possesso e detenzione delle armi e furto aggravato e per questo dovrebbe essere indagato. La sua posizione è stata stralciata e si avvia verso la fase della chiusura delle indagini».

Non è del tutto chiaro se Albanese allo stato risulta o meno indiziato per il delitto della prostituta. A chiusura delle indagini saranno resi noti i reati contestati oltre a quelli relativi al possesso delle armi per i quali è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Piccirillo fece il nome dell’amico Albanese dopo circa un mese e mezzo dal suo arresto ritrattando la precedente confessione resa agli inquirenti.

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