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Omicidio Aziz, parte processo in Appello

PAGANI. Si aprirà il 14 gennaio prossimo il processo d’Appello ai tre paganesi imputati del duplice omicidio di camorra Aziz-Cascetta. Dopo una serie di rinvii registrati tra novembre e dicembre...

PAGANI. Si aprirà il 14 gennaio prossimo il processo d’Appello ai tre paganesi imputati del duplice omicidio di camorra Aziz-Cascetta.

Dopo una serie di rinvii registrati tra novembre e dicembre 2013, il secondo grado di giudizio discuterà l’impugnazione avverso i tre ergastoli disposti in primo grado per i tre imputati Francesco Fezza, Andrea De Vivo e Vincenzo Confessore, condannati e riconosciuti colpevoli di duplice omicidio aggravato dal metodo mafioso con sentenza di primo grado emessa il l6 luglio 2012 . Davanti alla corte saranno discusse le istanze preparate dagli avvocati Sergio Cola e Silvana D’Ambrosi per Fezza, Luigi Calabrese e Teresa Sorrentino per Confessore, Domenico Ducci e Giovanni Pentangelo per De Vivo, per ribaltare l’esito del primo grado di giudizio.

Il primo processo condannò all’ergastolo i tre esecutori materiali del duplice omicidio eseguito nell’agosto 2008, ritenuti componenti del commando camorrista che crivellò il tunisino Azize Alessandro Cascetta, col dibattimento chiuso con le dichiarazioni dei pentiti Domenico Califano e Gerardo Baselice, ritenute circostanziate e credibili, con un iter processuale rinsaldato dalle dichiarazioni dei due pentiti Alfonso e Vincenzo Greco, coi verbali dei carabinieri che individuavano i tre killer insieme nel portone dei Fezza al quartiere Lamia, e grazie alla subornazione del teste Salvatore Fezza, pentito che ritrattò, figlio del boss Tommaso, intimidito perché ritrattasse le sue parole in un verbale acquisito dal tribunale dopo che il pm Maurizio Cardea individuò le prove dell’intervento della famiglia.

La sera prima di morire Aziz ebbe una violenta lite con Francesco Fezza, Andrea De Vivo ed altri paganesi nella villa comunale di Pagani.

Le date successive sono fissate il diciassette gennaio per la requisitoria, il ventuno o il ventiquattro, in alternativa, per le discussioni dei difensori, con la replica dell’accusa e il dispositivo di sentenza previsto il ventotto gennaio. Un processo complesso.

Alfonso T. Guerritore

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