Il caso

«Omaggio a San Matteo? Il Comune c’era»

Napoli glissa sull’assenza degli amministratori. Adinolfi: «Non sa essere il rappresentante di tutti»

SALERNO. «Spediremo una fascia tricolore a Lucio Figliolia, un dipendente storico esemplare sicuramente più degno del sindaco di rappresentare Salerno». A lanciare la provocatoria iniziativa è l’ex consigliere comunale Raffaele Adinolfi, coordinatore regionale di Popolo della Famiglia. Figliolia è il dipendente comunale che, giovedì sera, portava il gonfalone dell’ente, l’unico simbolo dell’istituzione cittadina presente alla cerimonia dell’omaggio floreale in onore di San Matteo.

Perché gli amministratori non abbiamo partecipato è una domanda è destinata a restare senza risposta. Nessun commento dal vicesindaco Eva Avossa (che negli ultimi due anni ha partecipato alla celebrazione sostituendo il sindaco), né dall’ufficio stampa. Il sindaco Vincenzo Napoli, invece, a margine di una conferenza stampa, ai giornalisti che facevano notare l’assenza (o meglio, lo “sgarbo”) ha replicato: «Siete maliziosi. Abbiamo consegnato il nostro omaggio floreale all’arcivescovo». Come dire: non conta se a consegnarlo sia un rappresentante dei cittadini che lo hanno eletto o un dipendente pubblico. Ma non per tutti è così. Tanto che ancora Adinolfi puntualizza: «Non abbiamo un sindaco laico, ma un ateo militante contro le sensibilità cattoliche. Napoli l’ha votato il 70% e non è e non riesce a essere il sindaco di tutti».

Appare evidente come il comportamento dell’Amministrazione sia legato al fatto che nuovamente la statua del santo, durante la processione, non entrerà nel palazzo comunale. E come se non bastasse la scelta di disertare l’omaggio floreale, nonostante l’invito del vescovo Luigi Moretti a prendere la parola in rappresentanza delle istituzioni, è ufficiale anche il mancato contributo del Comune di Salerno per lo spettacolo di fuochi pirotecnici. La settimana si è conclusa e la Giunta non si è riunita per approvare la delibera. Né, tantomeno, si è stabilito di destinare i soldi risparmiati ai terremotati. Semplicemente i fuochi non saranno pagati dall’Amministrazione; questo non significa che non si faranno come lasciano intendere alcuni portatori. In merito sempre Napoli ha commentato: «Al momento non ci è arrivata nessuna nota tecnica e non esiste nessuna difficoltà conclamata. Poi, se dovessero arrivare, spetterà sempre alla Prefettura esprimersi. Come Comune abbiamo ritenuto di accettare con rispetto la volontà della Curia che ritiene di dover fare la festa un evento strettamente liturgico».

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