Omaggio a S. Matteo che da secoli accoglie chi arriva in città

La gru del camion dei vigili del fuoco anche quest’anno è salita verso il cielo di piazza Flavio Gioia per rendere omaggio a San Matteo con una corona di fiori. E, come ogni anno, all’evento hanno assistito tantissimi fedeli che nel momento clou della celebrazione si sono sciolti in un lungo applauso. A benedire il rito l’arcivescovo Luigi Moretti che nel corso della sua omelia si è soffermato soprattutto sulla figura di San Matteo evangelista. «Matteo ha predicato, ma non si è fermato solo a coloro che ha avuto di fronte. Ha pensato anche a coloro che avrebbero creduto per le sue parole», ha detto l’arcivescovo, che ha aggiunto: «La fede non è qualcosa che si vive a modo proprio, ma cresce conformando la propria vita alla parola di Gesù. La fede nasce dall’ascolto. Celebrare San Matteo non deve essere un atto di devozione fine a se stesso ma significa essere da lui accompagnati perché possiamo metterci in ascolto con quella che è parola di vita».

Ed è con il desiderio di accogliere questo invito che ieri molti dei presenti hanno partecipato al rito. «Questo momento – ha commentato la signora Giovanna – esprime tutta la devozione della nostra comunità al Patrono. Quell’immagine messa lì ad accogliere coloro che un tempo entravano nella città è il segno sincero del rispetto che Salerno ha sempre avuto nei confronti di questo santo». «La corona di fiori – ha voluto aggiungere invece la signora Luisa – non è solo un omaggio, ma rappresenta il primo passo verso la festa di fede del 21 settembre».

Alla cerimonia, insieme al vescovo, hanno preso parte anche due fratelli sacerdoti:don Francesco Quaranta (parroco di San Pietro in Camerellis) e don Antonio Quaranta (parroco del Duomo). A rappresentare l’amministrazione comunale, invece, c’era il vicesindaco Eva Avossa.

Angela Caso

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