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Oltre tremila firme per salvare i reparti

Più di tremila firme a sostegno del mantenimento di alcuni reparti di eccellenza dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. Tante ne sono state raccolte attraverso il tour per le frazioni...

Più di tremila firme a sostegno del mantenimento di alcuni reparti di eccellenza dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. Tante ne sono state raccolte attraverso il tour per le frazioni della città e con una “due giorni” organizzata in piazza Duomo. Ora il promotore dell’iniziativa, il consigliere del Partito comunista Michele Mazzeo, è intenzionato ad allegarle a una sorta di “lettera di Natale” da inviare al direttore generale dell’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona”, Vincenzo Viggiani, e al presidente della giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro.

La “preghiera” che il consigliere comunale intende rivolgere a Viggiani e Caldoro, è quella di rivedere l’atto aziendale e di assegnare all’ospedale cittadino, l’Utic, la Traumatologia e la Cardiologia, indispensabili per un pronto soccorso che possa essere attivo 24 ore su 24.

Con la petizione – denominata “L’ospedale deve salvare la pelle o… curare la pelle?” – si vuole anche dire “no” ai reparti di Dermatologia e Chirurgia plastica ricostruttiva. Una scelta, questa, contenuta nelle previsioni del nuovo atto aziendale e considerata “deludente” dal consigliere comunale del Partito comunista e dagli oltre tremila firmatari dell’iniziativa.

Mentre, però, si discute sui reparti da mantenere e quelli da “annullare”, c’è una tegola ancora più pesante che potrebbe abbattersi sul “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”, ossia il decreto 49, che assegnerebbe al nosocomio cittadino zero posti letto. Questo significherebbe che il presidio ospedaliero, facente parte dell’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno, non avrebbe più alcuna possibilità di ricovero, in nessuno dei reparti. Ma su questo, è già in atto un’altra battaglia.(a. f.)