Olevano, tarsu non pagata Scattano 200 accertamenti

Le difformità scoperte incrociando i metri quadri dichiarati coi dati del Catasto L’assessore Gagliardino: «Collaborate col Comune». Ma i controlli saranno estesi

OLEVANO SUL TUSCIANO. Cittadini morosi, al via gli accertamenti. L’incrocio dei dati catastali con le denuncie ai fini Tarsu degli utenti ha rilevato, in 200 casi, delle grosse differenze di metri quadri occupati. Troppi, se si considerano morosità che arrivano a 5mila euro. «Non è una cartella esattoriale, ma un avviso di accertamento – dice l’assessore alle finanze di Olevano, Eugenio Gagliardino – Con questo metodo di notifica si chiede al contribuente di partecipare al processo amministrativo». Gli utenti, nei tempi previsti, potranno formulare le proprie controdeduzioni e sistemare la posizione contributiva ai fini Tarsu. «Qualora l’accertamento risultasse infondato – scrive l’assessore – si potrà chiedere l’eventuale rettifica o l’annullamento, o anche aderire all’accertamento e, laddove questo risultasse basato su motivazioni valide, concordare tempi e modalità di pagamento». Secondo le stime del Comune, gli utenti “morosi” sono l’8% su 2500 utenze. Gli avvisi di accertamento riguardano la sola annualità del 2007, ma il controllo è esteso alle ultime cinque annualità. «L’amministrazione, in considerazione dei problemi che vivono le famiglie e al crescente tasso di disoccupazione – spiega Gagliardino – ha ritenuto opportuno chiedere all’ufficio tributi di limitare il controllo a una sola annualità». Si tratta di una soluzione tampone per non gravare in un’unica soluzione la morosità accumulata sui bilanci delle famiglie. La rivolta degli utenti è nata per il calcolo dei metraggi in più. I dati catastali, infatti, non tengono conto delle superficie esenti, come i sottotetti con altezza inferiore a 150 centimetri e i locali interrati senza utenze.

Massimiliano Lanzotto

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