Il libro

Olevano, perché si chiama così

Le ricerche sulla denominazione rilevano un errore poi corretto

OLEVANO SUL TUSCIANO. “Olevano sul Tusciano o sul Fusciano’” è il titolo di un volume sulla denominazione del paese, presentato nei giorni scorsi. Un giovane studente dell’istituto di scienze religiose di Salerno, Michele Cicatelli, ha illustrato come e perché si è arrivati alla denominazione “sul Tusciano”, evidenziando anche un mero errore materiale che fu compiuto nel periodo post-unitario quando i comuni con lo stesso nome furono inviatati a cambiarlo o a fare un’aggiunta per distinguersi. Con l’avvento del regno di Italia, di Olevano ve ne erano tre: una in provincia di Roma che divenne Olevano Romano, una in provincia di Pavia che divenne Olevano di Lomellina, e in provincia di Salerno (allora Principato Citerione) che divenne Olevano sul Tusciano. L’errore materiale fu commesso dalla cancelleria del Regno che, nel pubblicare la delibera del Comune di Olevano, confuse la “T” di Tusciano con la “F” di Fusciano. Per tre mesi rimase l’errore storico che fu corretto con un successivo decreto del Regno che sancì l’esatta denominazione. In quel periodo altri comuni del Salernitano furono chiamati a identificarsi rispetto ad altri centri del Regno: cava de’ Tirreni, San Marzano sul Sarno, Palomonte e San Cipriano Picentino.

Alla presentazione del libro di Cicatelli, che si è tenuta nella chiesa della Madonna Delle Grazie della frazione Monticelli, sono intervenuti tra gli altri don Enrico Pagano parroco dell’unità pastorale di Olevano, il sindaco Michele Volzone, Pietro D’Aniello presidente della Pro Loco.