il caso

Odissea bimbo «Rivedere i posti letto»

Che il disagio per la lontananza dei reparti tra Eboli e Battipaglia ci sia è chiaro. Dopo la vicenda del bimbo di 4 anni costretto a spostarsi, febbricitante, tra le due città della Piana per le...

Che il disagio per la lontananza dei reparti tra Eboli e Battipaglia ci sia è chiaro. Dopo la vicenda del bimbo di 4 anni costretto a spostarsi, febbricitante, tra le due città della Piana per le visite pediatriche e specialistiche, interviene il direttore sanitario di entrambi i plessi ospedalieri a sottolineare come, al di là del “caso”, una riorganizzazione dei posti letto di ambito non sarebbe da disdegnare.

Rocco Calabrese ha espresso in primis il suo giudizio rispetto alla vicenda del piccolo ebolitano trasportato prima al reparto di Pediatria del S. Maria della Speranza di Battipaglia e poi, di qui, a quello di Oculistica del Maria Ss Addolorata di Eboli per via di un gonfiore ad un occhio.

Visita specialistica necessaria e per espletare la quale, i genitori hanno fatto ricorso alla propria auto per poi tornare a Battipaglia per la diagnosi finale. «Una decisione che non condivido, ma che è nelle facoltà dei genitori. Avrebbero dovuto attendere che da Battipaglia il bambino fosse trasferito ad Eboli con i mezzi dell’ospedale». Il disagio, però, Calabrese sembra ammetterlo, lì dove in una possibile riorganizzazione dei posti letto in Campania, «di per sé carenti» rispetto al resto d’Italia, il direttore sanitario intravede una possibile soluzione: «Con plessi ospedalieri che, anche nel napoletano, sarebbero per essere dismessi, riconsiderare la distribuzione dei posti letto nel Salernitano sarebbe auspicabile». In particolare Calabrese si riferisce a quelli «di pediatria» e «della Piana del Sele».

Un modo per far fronte alla chiusura dei reparti di Ostetricia e Pediatria ad Eboli ed evitare disagi dovuti, come spesso sottolineato anche dal comitato spontaneo delle mamme, ad una politica sanitaria che al Maria Ss Addolorata tra le altre cose non ha ancora visto la nascita del promesso polo cardiologico.

Stefano C. Gallotta

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