Il caso

Occupazioni abusive a Eboli, nuovo sgombero

Mario Pesce costretto a lasciare un appartamento Iacp in via Petrone. È l’ottava abitazione “liberata” dal Comune

EBOLI. Lotta alle occupazioni abusive degli alloggi popolari. L’amministrazione del sindaco Massimo Cariello esegue un altro sgombero richiesto questa volta dall’Istituto autonomo case popolari. Ieri mattina la polizia municipale e i carabinieri hanno sgomberato l’immobile occupato dalla famiglia di Mario Pesce, noto pregiudicato ebolitano che, secondo l’Istituto, occupava abusivamente un alloggio in via Lucio Petrone. L’operazione è iniziata alle 9: i “caschi bianchi” della polizia municipale, coordinati dal comandante Cosimo Polito, in collaborazione con i carabinieri di Eboli hanno notificato il provvedimento di sfratto. Nessuno scontro, solo qualche alterco verbale tra il 48enne e le forze dell’ordine. In poco meno di un’ora l’immobile è stato liberato e riaffidato all’Istituto per essere riaffidato a un’altra famiglia legittimata a occuparlo.

I blitz del Comune. Quella di ieri è l’ottava abitazione in ordine di tempo “liberata” dall’illegalità e restituite alla pubblica disponibilità. Nel caso dello sgombero forzato di marzo, al rione Paterno, a poche ore dalla conclusione delle operazioni, l’alloggio fu assegnato alla famiglia ebolitana che risultava averne diritto secondo la graduatoria specifica. Dall’insediamento dell’Amministrazione Cariello, sono stati assegnati già tredici alloggi, tra case comunali e abitazioni Iacp. «Gli sgomberi degli abusivi che occupano alloggi pubblici non sono azioni contro i singoli, ma l’affermazione della legalità e del rispetto delle regole – precisa il sindaco Cariello – Per anni a Eboli si era assistito a un clima di indifferenza per le legittime richieste di chi, pur avendo titolo, non poteva entrare in possesso di alloggi pubblici a causa di abusivi che li occupavano. Tutto questo deve finire, perché rispettare le regole e le graduatorie approvate significa garantire sicurezza e rispetto per l’intera comunità».

L’azione messa in campo dall’Amministrazione comunale è un messaggio chiaro. Nelle prossime settimane saranno effettuati altri tre sfratti: «Non possiamo permettere che chi si trova legittimato da una graduatoria, perché in una situazione di assoluto disagio abitativo, venga penalizzato da chi occupa con la forza alloggi che non gli spettano, sulla base delle regole e delle graduatorie – continua Cariello – fin dall’inizio della nostra esperienza amministrativa avevamo detto che il ripristino della legalità, anche nel comparto dell’assegnazione degli alloggi pubblici, sarebbe stata una priorità. Abbiamo messo in campo un’azione decisa, perché in questo modo possiamo e dobbiamo garantire la possibilità di esercitare il proprio diritto a quelle famiglie che hanno titolo per ottenere un alloggio, nel rispetto delle regole e delle graduatorie, condizioni che devono valere per tutti».

Le indagini dell’assessorato. A mettere in pratica la volontà dell’Amministrazione è stato il vicesindaco e assessore al patrimonio, Cosimo Pio Di Benedetto. Indagini e verifiche della polizia locale hanno scoperto le irregolarità: «Il rispetto delle regole non solo ci ha fatto intervenire in un caso di occupazione abusiva, ma ci consente di assegnare l’alloggio alle famiglie che risultano averne diritto – spiega il vicesindaco – i risultati di quest’azione si vedono già, perché oggi non abbiamo più le file di persone in Municipio per rivendicare una casa, in quanto gli ebolitani sanno che se non ne hanno diritto, nessuno potrà forzare la mano. Se invece hanno diritto all’assegnazione, le regole saranno rispettate e l’alloggio arriverà».

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