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«Occorre un bando per le docenze» L’attacco dei medici

SALERNO. «Non siamo contro l’azienda ospedaliera e la facoltà di Medicina, ma vogliamo che ci siano più opportunità per chi vi lavora all’interno». Con queste parole Cosimo Mazzei, referente...

SALERNO. «Non siamo contro l’azienda ospedaliera e la facoltà di Medicina, ma vogliamo che ci siano più opportunità per chi vi lavora all’interno».

Con queste parole Cosimo Mazzei, referente provinciale della Fesmed (Federazione sindacale medici dirigenti), il sindacato dei medici che con l’Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani), ha presentato ricorso contro gli atti prodotti fino ad oggi per la creazione dell’azienda ospedaliera universitaria di Salerno, spiega il motivo del ricorso alla giustizia amministrativa. Il Tar della Campania, infatti, nella seduta dell’8 novembre scorso ha dato ragione alla tesi del sindacato dei medici riconoscendo, tra l’altro, l’interesse istituzionale dei sindacati «a che gli iscritti non subiscano la concorrenza di soggetti estranei (in quanto di provenienza universitaria)», l’ illegittimità della deliberazione di giunta regionale 110 del 12 febbraio 2010 di autorizzazione all’attivazione delle funzioni universitarie nel plesso ospedaliero “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” e l’illegittimità derivata degli atti di conferimento di incarico di capo di struttura ospedaliera ad un docente universitario.

«É una questione di metodo - chiarisce Mazzei - Vogliamo che si arrivi all’individuazione dei docenti attraverso bandi di evidenza pubblica e non con nomine decise dall’università di Salerno». Tranquillo si dice il rettore dell’ateneo di Fisciano, Raimondo Pasquino, che intanto ha già dato mandato ai suoi legali per costituirsi nell’udienza dinanzi al Consiglio di Stato. «Si tratta - dice infatti Pasquino - di una sentenza di primo grado».

Il Rettore rassicura gli studenti di Medicina: «Non è a rischio nulla. I laureati ci sono già. Il processo di trasformazione sta andando avanti e sono stati anche firmati i contratti». Insomma per il numero uno dell’Università degli Studi di Salerno tutto è ridotto ad una questione sollevata da una «corporazione» e cioè, nello specifico, dai medici ginecologi che aderiscono all’Aogoi che con la Fesmed sono stati promotori del ricorso. «Salerno - ha concluso Pasquino - avrà la sua azienda ospedaliera e la sua facoltà di Medicina. Si sta facendo solo una tempesta in un bicchier d’acqua».

Mattia A. Carpinelli

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