stupro a Prostituta

«O fai sesso o vendiamo i tuoi organi in Svizzera»

Una notte intera in balìa di due uomini. Un anno fa, a fine giugno, una donna rumena che si prostituiva sul litorale di Campolongo, fu sequestrata, rapinata e violentata. Quei momenti di terrore la...

Una notte intera in balìa di due uomini. Un anno fa, a fine giugno, una donna rumena che si prostituiva sul litorale di Campolongo, fu sequestrata, rapinata e violentata. Quei momenti di terrore la straniera li ha ricordati, confermando le accuse, nel corso del suo interrogatorio dinanzi ai giudici della Terza sezione penale del tribunale di Salerno.

«O fai sesso con me o ti uccido», le avrebbero imposto gli imputati: Giovanni Rispoli, 62 anni (difeso da Annalisa Buonadonna), e Salvatore Marrone, 55, entrambi di Positano. Dopo averla avvicinata in litoranea, gli imputati – secondo l’accusa – la portarono in una casa isolata. Lì la minacciarono ripetutamente dicendole che avrebbero venduto i suoi organi al mercato nero in Svizzera. Queste minacce, secondo il pm, servivano a far cadere le ultime resistenze della prostituta rumena e a costringerla a sottostare ad un rapporto orale e ad uno completo.

La vittima, assistita dall’avvocato Pietro Di Stefano, ha ripercorso in Tribunale le fasi di quella notte tra il 20 e il 21 giugno scorso. A far scattare l’allarme fu un’altra rumena, che si prostituiva con la vittima. L’amica si preoccupò del tempo troppo lungo impiegato con il cliente. Fu lei a chiedere l’intervento dei carabinieri. La prostituta violentata – è stato ricostruito dagli inquirenti – fu presa per la gola, legata al sedile dell’auto e bloccata per i polsi con delle fascette in uso agli elettricisti. La sequestrarono per tutta la notte. Le rubarono il telefono cellulare, i documenti e una carta ricaricabile postepay. Il processo è stato aggiornato per far scorrere la lista testi.(m. l.)

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