Nuovo strappo tra Arzano e gli artigiani

Nota al vetriolo delle associazioni. Si dimettono i consiglieri di Intertrade, Casola e Cantarella

Ennesimo strappo tra le associazioni artigiane della Camera di Commercio ed il presidente dell’ente Guido Arzano, che ormai sembra non avere più alcun alleato in Consiglio camerale. Gli ultimi mesi del suo mandato (il nuovo presidente della Camera di Commercio dovrà essere eletto nel 2016) saranno agitati. I presidenti delle associazioni artigiane- Mario Andresano di Casartigiani, Gianfraco Ferrigno della Claai, Giuseppe Gallo di Confartigianato, Demetrio Cuzzola di Unimpresa, Sergio Casola e Carmine Maiese della Cna- hanno infatti scritto per l’ennesima volta ad Arzano, palesando e specificando di non aver avuto riscontro rispetto alla richiesta «di un incontro, anche non ufficiale». In attesa della convocazione che non è mai arrivata- scrivono gli artigiani- «due consiglieri di amministrazione di Intertrade si sono dimessi ( Sergio Casola e Alfonso Cantarella ndr) ed il bilancio non è stato ancora approvato». Ma ci sono anche altri problemi evidenziati. In primo luogo la mancata approvazione del bilancio consuntivo della Camera di Commercio di cui si è parlato in giunta il 12 aprile scorso ma non è ancora stato esaminato in Consiglio benchè il termine ultimo per l’approvazione definitiva fosse fissato dalla legge al 30 aprile scorso. Incertezze espresse anche sull’aeroporto: «non abbiamo mai avuto una discussione seria- si legge nella missiva- nonostante ci fosse stata promessa dal presidente che nel suo piano programmatico definì lo scalo un obiettivo strategico di consiliatura. Intanto resta bloccato il progetto “Crescita” e- denunciano ancora gli artigiani- non c’è nessuna certezza sulla sua realizzazione sebbene vi fosse lo stanziamento nel bilancio preventivo approvato nel dicembre 2014». Per effetto della spending review il bilancio della Camera di Commercio è sceso da 21 a 13 milioni con un problema serio di mantenimento e sostegno delle varie attività portate avanti negli anni. Al netto dei problemi economici e delle questioni che gli artigiani hanno sollevato c’è anche un dato politico: Arzano probabilmente non rappresenta più il suo Consiglio e non è da escludere che la fronda- che si ingrosserebbe anche per effetto dell’apporto degli industriali - stia preparando il terreno per eleggere un “presidente artigiano”.

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