Pendolari alla stazione di Cava de' Tirreni

TRASPORTI

Nuovo stop per i treni Salerno-Napoli

I collegamenti ferroviari sulla linea della dorsale tirrenica saranno interrotti ad agosto a causa di lavori di manutenzione

SALERNO. Tegola su pendolari e turisti: ad agosto chiuderà di nuovo per lavori la linea ferroviaria storica Napoli-Salerno. I cantieri saranno aperti per buona parte del mese, se non tutto, a causa della sostituzione di tre ponti situati sulla linea ferrata. Nei giorni scorsi Reti ferroviarie italiane, società di gestione dell'infrastruttura, lo ha comunicato in via informale alla Regione. Per cercare di attenuare i disagi verrà predisposto un servizio sostitutivo con gli autobus. A confermarlo è il consigliere Luca Cascone, presidente della commissione regionale Trasporti. «Rfi ci ha dato notizia della chiusura – spiega Cascone – perché dopo un certo numero di anni c’è la necessità di una revisione di quelle strutture. Mi hanno riferito che i lavori ci saranno ad agosto, senza specificare ancora le date. Con la società ci vedremo per pianificare al meglio i servizi sostitutivi».

La voce dello stop alla linea storica circolava da un po’ di tempo tra i pendolari, già da tempo sulle barricate per i disservizi nel trasporto ferroviario. E la conferma arriva come un pugno nello stomaco. Sul gruppo Facebook del Comitato che li rappresenta c’è chi non trattiene la rabbia. «Anche l’anno scorso fu lo stesso – afferma Alfonso Tulipano – la linea fu sospesa dal 10 giugno al 17 luglio per manutenzione e non volevano riaprire neppure dopo quella data, tanto che noi del comitato minacciammo una manifestazione di protesta. Adesso si ripresenta la stessa situazione. Questi sono lavori che in altre parti d’Italia possono essere fatti o di notte o in esercizio, ma qui no. Nell’accordo di programma tra Regione e Rfi c’è scritto che per esigenze di servizio si può decidere l’interruzione della linea, ma è assurdo. Così trovano anche il modo di risparmiare, perché quei pochi autobus sostitutivi che metteranno gli costeranno di meno del servizio ordinario».

Sono anni che il Comitato pendolari denuncia un progressivo ridimensionamento della vecchia linea di trasporto ferroviario, a favore dell’alta velocità. Una scelta che penalizza l’area intermedia tra Napoli e Salerno, non servita dalla Tav. Nel racconto dei pendolari, il servizio sulla linea storica inizia a peggiorare quando entra in funzione la tratta a Monte del Vesuvio, nel giugno di nove anni fa. Ma tutto precipita dopo il 5 febbraio 2014, con il crollo del muro di Villa d’Elboeuf, franato sui binari della stazione di Portici. Per quindici mesi si blocca la circolazione, con i tempi allungati anche da un contenzioso davanti al Tribunale amministrativo. Per i viaggiatori è il diario di un calvario lungo tre anni: corse diminuite e raddoppiati, certe volte triplicati, i tempi dei viaggi, in seguito alla perdita dei treni diretti, con i collegamenti a nord di Napoli e a sud di Salerno; ritardi e cancellazioni dovuti alla circolazione di treni vecchi.

Un’altra novità contestata è l’interdizione della galleria Santa Lucia, costruita per svincolare il traffico ferroviario a lunga percorrenza tra Salerno e Nocera Inferiore: adesso è destinata a percorso di riserva dei treni ad alta velocità, in caso si verifichino problemi sulla linea principale. Tra le continue proteste, qualche concessione era arrivata al comitato. Nella riunione svoltasi in Regione lo scorso 20 marzo con Trenitalia, l’Agenzia per la mobilità sostenibile e il consigliere regionale Cascone, erano state decise modifiche per l’orario estivo, da adottare dopo verifica di fattibilità: le fermate di Pagani e Scafati assegnate ai servizi metropolitani veloci; l’utilizzo dei nuovi treni Minuetto Jazz; l’anticipo dell’orario di arrivo a Salerno e il posticipo dell’orario di partenza da Salerno per il servizi metropolitani. Miglioramenti che, ora, i pendolari temono possano essere messi in discussione a causa dei lavori da effettuare ad agosto.

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