il decreto del gip 

Nuovo sequestro milionario per un imprenditore edile

AGROPOLI. Fittizia intestazione di beni da parte di un imprenditore di Agropoli: scatta il sequestro di fabbricati e terreni per un milione di euro. La Guardia di Finanza di Salerno, su disposizione...

AGROPOLI. Fittizia intestazione di beni da parte di un imprenditore di Agropoli: scatta il sequestro di fabbricati e terreni per un milione di euro. La Guardia di Finanza di Salerno, su disposizione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni, emesso dal Tribunale di Vallo della Lucania nei confronti di un imprenditore di Agropoli. L'esecuzione della misura cautelare reale è giunta a conclusione di accertamenti delegati ai finanzieri del Gico di Salerno nei confronti di G.A. di 54 anni, imprenditore agropolese del settore edile, e altre 11 persone suoi prestanome.
Già in precedenza il gip di Vallo della Lucania aveva disposto il sequestro del patrimonio complessivo, perché l'imprenditore, seppur gravato da una misura di prevenzione patrimoniale, aveva continuato a gestire il suo patrimonio attraverso fittizi e compiacenti intestatari di beni, per evitare ulteriori aggressioni patrimoniali. Su richiesta della Procura vallese, coordinata dal procuratore capo Antonio Ricci, il gip presso il Tribunale di Vallo della Lucania, nel condividere le argomentazioni prospettate, ha disposto il sequestro di beni consistenti nel capitale sociale di una società e in due fabbricati e nove terreni siti nel comune di Pollica, per un valore complessivo di 1 milione di euro, nella disponibilità dell'imprenditore agropolese e della coniuge.
Nel giugno scorso, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno sottopose a sequestro numerosi e ingenti beni immobili e quote aziendali per un valore stimato di circa 25 milioni di euro. La misura venne disposta dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania in esecuzione di decreto di sequestro emesso dal gip nell'ambito di un procedimento penale che vedeva indagate diverse persone per i reati di trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. L’imprenditore in questione era già stato destinatario, nel 2013, di misura di prevenzione patrimoniale a seguito di procedimenti penali per usura ed estorsione.
Andrea Passaro
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