Nuovo Ruggi, domani la firma dell’intesa 

Il protocollo per rendere concreto il progetto sarà sottoscritto da Regione, Comune, Università, Azienda e Asl

SALERNO. Per la realizzazione del nuovo ospedale di Salerno si procede a tappe forzate. Domani sarà sottoscritto il Protocollo d’intesa nel quale si mettono nero su bianco gli interventi che spettano a Regione, Comune, Università, Azienda ospedaliera e Asl per dare forma al progetto del nuovo Ruggi.
Il documento parte dalla premessa che la decisione di realizzare un nuovo presidio ospedaliero scaturisce da una precisa indagine sull’attuale struttura dalla quale è emersa l’inadeguatezza degli spazi a disposizione rispetto alle funzioni che deve svolgere, anche alla luce del nuovo piano regionale. Di qui la valutazione della maggiore convenienza di una struttura ex novo. La Conferenza dei servizi tra Regione Campania, Comune, Azienda ospedaliera e Università ha individuato in un’area di 207mila metri quadrati in via San Leonardo il luogo dove realizzare la nuova sede del Ruggi d’Aragona, che ospiterà le attività assistenziali, di ricerca e di didattica. La zona è stata ritenuta idonea anche per la sua vicinanza all’attuale plesso ospedaliero e alle principali infrastrutture della città. Per l’opera, la Regione mette sul piatto 327 milioni di euro (18.500 per la progettazione e 308.500 per i lavori) dal Patto per lo Sviluppo e ulteriori risorse (finora 73 milioni) per l’acquisto degli arredi e delle attrezzature saranno reperite nell’ambito delle risorse disponibili per il prossimo Programma degli interventi di edilizia sanitaria (art. 20 della L. 67/88 della Regione Campania). Nel documento è precisato che tutti i soggetti coinvolti “si impegnano ad adottare ogni misura idonea per pervenire alla positiva e tempestiva conclusione delle attività previste nel Protocollo, impegnandosi a svolgere le attività a tal fine necessarie e astenendosi da qualsiasi comportamento che possa compromettere o ritardare la realizzazione dello scopo”.
Secondo l’intesa, la Regione, oltre a essere soggetto attuatore avrà anche il coordinamento delle diverse attività. Redigerà il Dip (Documento di indirizzo della progettazione) nel quale saranno inseriti i contributi anche di Comune, Azienda ospedaliera, Ateneo e Asl rispetto alle dimensioni e all’organizzazione della nuova struttura. In sinergia si deciderà anche quale sarà il destino dell’attuale Ruggi: si ipotizza anche la destinazione a funzioni sanitarie territoriali. E su queste valutazioni, la Regione integrerà la programmazione sanitaria con l’opzione di poter immettere altre risorse. Il Comune, inoltre, parteciperà alle procedure finalizzate all’esproprio dell’area individuata e dovrà modificare gli strumenti urbanistici considerando la nuova struttura per la quale si dovranno anche individuare le eventuali modifiche sulla viabilità per migliorare l’accesso. Nella partita ha un ruolo centrale anche l’Università. Mandato pieno al rettore, Aurelio Tommasetti, è arrivato dal Consiglio d’Ateneo che ha approvato la sottoscrizione del Protocollo d’intesa e ha “demandato al rettore gli adempimenti connessi e consequenziali per la compilazione e redazione del contributo dell’Ateneo finalizzato alla produzione del documento di indirizzo alla progettazione”. Ai lavori preparatori della progettazione ha già partecipato il referente Raimondo Pasquino, ma ora l’Ateneo si impegna a “fornire tutte le informazioni e svolgere le attività di propria competenza al fine della compilazione e della redazione del documento d’indirizzo alla progettazione, entro quindici giorni dalla sottoscrizione del Protocollo d’intesa”. Per questo, sarà decisivo il contributo nella definizione delle future esigenze che arriveranno dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana” diretto dal professor Mario Capunzo.
Eleonora Tedesco
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