Nuovo Puc ad Angri Dalla Consulta arriva il parere negativo

Critiche allo strumento urbanistico presentato dalla giunta «L’abuso di interventi edilizi sta danneggiando la città»

ANGRI. La consulta sul Piano urbanistico comunale esprime la sua opinione relativamente al preliminare illustrato dalla giunta comunale in questi mesi. L’allarme, in particolare, riguarda l’eventualità di un aumento di edilizia abitativa.

«Nel mese di luglio 2011 – affermano i componenti della consulta - il consiglio comunale recepì gli indirizzi strategici che la consulta per il Puc propose all’attenzione dell’amministrazione comunale. Tra i punti approvati dal civico consesso c’era quello che vietava la possibilità di destinare ulteriore suolo libero all’edilizia abitativa. Non pensiamo sia utile ridiscutere tale necessità. I limiti demografici della città, e l’enorme abuso di interventi edilizi, oltre a causare un enorme danno alla vivibilità della città, stanno cominciano a danneggiare sia l’ambiente che la sicurezza della città».

E ancora: «È indiscutibile che ogni intervento urbano, da qui e per i prossimi anni, dovrà essere incentrato solo ed esclusivamente alla riqualificazione del patrimonio urbano esistente (in sito o delocalizzato in base allo strumento della perequazione urbanistica). Ci chiediamo, da questo punto di vita, come possa conciliarsi la volontà espressa in tal senso dalla consulta e dallo stesso consiglio comunale di Angri con quella espressa nel progetto preliminare in cui è prevista la realizzazione di centinaia di nuovi vani. Come consulta crediamo che ciò rappresenti una contraddizione che, oltre a far venir meno un importantissimo obiettivo strategico, può causare un problema serio dal punto di vista dell'individuazione delle aree che potranno beneficiare degli eventuali interventi».

Altro aspetto importante da tenere presente, è quello relativo alla efficacia territoriale del piano. «È fondamentale cominciare a ridiscutere del ruolo urbanistico della nostra città su scala comprensoriale, - concludono i componenti della Consulta - pensare allo sviluppo urbano, sociale ed economico di Angri in maniera svincolata dall’intero territorio, ed in particolare fuori dal contesto dell’Agro nocerino sarnese, oltre ad essere un errore strategico enorme, può addirittura essere controproducente agli stessi obiettivi che si cercano di perseguire. L’inquadramento della funzione urbana di Angri risulterebbe più armonico e realizzabile se pensato all’interno di un contesto più organizzato, identificando un modello di sviluppo di città che sia effettivamente necessario e soprattutto perseguibile: dal modello di città dormitorio o di area residenziale (molto vicino alle attuali caratteristiche), fino ad arrivare anche agli ambiziosi obiettivi di smart-city e di città turistica (ancora troppo lontani dall'essere realistici)».

Maria Paola Iovino

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