Nuovo presidente all’Ente ceramica Manovre a Vietri

VIETRI SUL MARE. Sarà anche una verifica della maggioranza del sindaco Francesco Benincasa, l’elezione del nuovo presidente dell’Ente ceramica vietrese che avverrà il 20 ottobre prossimo nel corso...

VIETRI SUL MARE. Sarà anche una verifica della maggioranza del sindaco Francesco Benincasa, l’elezione del nuovo presidente dell’Ente ceramica vietrese che avverrà il 20 ottobre prossimo nel corso dell’assemblea generale. Bisognerà scegliere il successore di Nicola Campanile, in sella da più di un decennio tra burrasche politiche e campanilistiche. La presidenza di Campanile ha però avuto il merito di porre all’attenzione dei turisti e dei media la difficoltà in cui oramai da anni si dibatte la ceramica vietrese, tra falsi, abusivismo e lavoro nero.

Una personalità forte, quella di Campanile, che inevitabilmente ha provocato spaccature e divisioni all’interno dell’Ecv. I nomi che circolano sono quelli di Giovanni D’Alessandro, manager della ceramica Pinto, Pietro Amos,che da sempre ha contribuito alla crescita soprattutto in ambito culturale della ceramica vietrese, Ernesto Sabatella, ex presidente del museo “M. Cargaleiro”, Giovanna Solimene, dell’azienda omonima, e Lucio Ronca, vicepresidente nazionale Cna, appoggiato, sembra, dalla giunta Benincasa e in particolare dall’assessore all’artigianato, Giovanni De Simone.

Ma la sorpresa potrebbe arrivare da Vittorio Sgarbi, visto in questi giorni a Vietri a colloquio con il sindaco che non ha mai fatto mistero di puntare, per il rilancio della ceramica vietrese, sul noto critico d’arte

Indipendentemente da chi sarà il nuovo presidente, ci sarà affrontare la crisi di un settore che ha avuto un calo di produzione e di esportazione che negli ultimi anni si aggira intorno al 50 per cento, complice la crisi economica, ma anche le divisioni degli artigiani vietresi, che non hanno quasi mai fatto sistema prestando il fianco a realtà, come quella di Cava de’ Tirreni, che legittimamente ha colmato le lacune di Vietri sul Mare negli ambiti nazionali, accreditandosi come antagonista nella commercializzazione del prodotto. Lo scontro è stato inevitabile tra Campanile e i vari assessori alla ceramica del comune di Cava de’ Tirreni, ma quasi mai il presidente uscente ha potuto contare sull’appoggio dell’amministrazione vietrese.

Antonio Di Giovanni

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