Nuovo porto di Pastena De Luca cerca di mediare

I rappresentanti del comitato spiegano i motivi dell’opposizione durante Sea Sun Il sindaco: «Anch’io sono molto legato a quell’area, valuteremo bene il progetto»

«Apprezzo molto il vostro slogan: “Non tutti hanno una barca, ma tutti hanno un costume”. Aggiungerei che non è detto che chiunque debba indossarlo». Sdrammatizza così il viceministro alle infrastrutture e sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, dopo un intervento di alcuni membri del comitato “Giù le mani dal Porticciolo”, avvenuto durante il convegno “I nuovi scenari dei porti italiani”, organizzato dall’Autorità portuale all’interno della Sea Sun 2013. «Ogni osservazione va valutata nel merito – ha poi aggiunto – anch’io sono molto legato al porticciolo di Pastena. Sicuramente daremo il via ad un esame attento del progetto, lavorando con rispetto reciproco. Tenere conto del pensiero dei cittadini è un nostro dovere democratico».

Più di 1500 le firme raccolte fino a ieri contro la nascita dell’opera che sancirebbe, di fatto, il quarto porto turistico della città, con la successiva perdita delle spiagge libere presenti nella zona. Lo scambio di opinioni, pacifico e dai toni pacati, è avvenuto durante l’incontro con i massimi esponenti della portualità salernitana e non, il tutto per fare il punto sul ruolo che la città ha assunto a livello marittimo nel Mediterraneo. Non sono mancate le buone notizie: «Nei primi sei mesi del 2013 Salerno ha visto un incremento del 22 per cento di movimentazione container rispetto all’anno precedente – ha chiarito il presidente di Assotutela, Agostino Gallozzi – Riusciamo a raggiungere destinazioni insperate e questo a conferma che il dragaggio è stato necessario per risollevare le sorti del nostro porto».

Tanti gli interventi strutturali che dovrebbero essere conclusi nel giro dei prossimi mesi: «Il prolungamento del Molo Manfredi è ormai concluso – ha detto il presidente dell’Autorità portuale di Salerno, Andrea Annunziata – Ad agosto, intanto, partiranno i lavori per Porta Ovest. In più, entro il 31 dicembre 2015, vedremo realizzato un escavo che porterà il fondale a meno 17 metri di profondità e verrà allargato l’imbocco del porto e consolidate le banchine principali».

A concludere la lista di interventi è stato, appunto, il sindaco De Luca: «Bisogna arrivare ad una modifica legislativa per garantire alle Autorità portuali maggiore autonomia finanziaria e ridurre, successivamente, le porcherie politiche clientelari – ha precisato il viceministro – non è ammissibile che un porto come quello di Napoli resti per cinque mesi senza un presidente dell’Autorità portuale. Inoltre è necessario valorizzare i retroporti, non è possibile pensare di lavorare solo attraverso i traffici marittimi, c’è la necessità di muovere gli investimenti su diverse direzioni dalla gomma, al ferro, al mare».

Rita Esposito

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