Nuovo parcheggio per la mensa universitaria 

Tommasetti: «Puntiamo a realizzare il piano che prevede 31 aree di sosta per 4mila posti auto»

«Pedonalizzare. Questo è uno degli obiettivi e obblighi contemplati dal nostro programma. L’intervento del nuovo parcheggio mensa, che è uno dei siti di sosta centrali del campus, fa parte del piano generale di potenziamento che, negli ultimi due anni, ha previsto l'individuazione di 31 aree parcheggio nel solo campus di Fisciano, per un totale di circa 4000 posti auto». Così il rettore Aurelio Tommasetti all’inaugurazione del rinnovato parcheggio mensa al campus di Fisciano presentato ieri mattina. L’intervento in questione fa parte del programma di lavori “Costruendo Unisa” che ha previsto la riconfigurazione della viabilità interna ed esterna all'area, un unico varco di ingresso al parcheggio, una nuova rotatoria per semplificare la circolazione interna e la realizzazione di nuovi attraversamenti pedonali e, infine, il miglioramento dell’accessibilità per i diversamente abili. I lavori hanno permesso anche l’ampliamento dell’area pedonale ricompresa tra via della Tecnica e via Francesco De Sanctis già pedonalizzata nel 2017 con una barra ad accesso regolato posizionata all’altezza dell’ingresso centrale alla mensa. È stato regolato pure il passaggio dei veicoli nell’area, limitato ora ai soli veicoli autorizzati, cioè le navette ecologiche per gli utenti del campus. «Sono interventi molto apprezzati dai nostri studenti – continua il Rettore – perché ristrutturano, rilanciano e consolidano il nostro campus. Guardiamo molto ai diversamente abili perché è una battaglia civica, etica, che va combattuta a favore di chi è meno fortunato di noi». L’auspicio è che in futuro prossimo il campus sia raggiungibile anche con i treno, grazie al collegamento della linea ferroviaria Salerno – Mercato San Severino con il campus di Fisciano. «È un progetto solido del nostro ateneo, della nostra Provincia, della Regione ma che spetta alla politica, non lo possiamo realizzare noi - ha spiegato il rettore – . Oggi confidiamo nella disponibilità di risorse ma soprattutto nella volontà politica di premiare l’utenza della nostra università non con progetti megagalattici ma sostenibili. La strada ferrata c’è, si tratta semplicemente di avvicinarla rispetto al nostro campus e razionalizzarla. Il Presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici è venuto qui e, nell’apprezzare il nostro campus ha detto, di volerne sapere di più, se ci sono i finanziamenti e come sfruttarli».
Antonella Citro
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