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«Nuovo Isee, famiglie penalizzate»

Da Salerno un appello ai parlamentari: rivedere i criteri di calcolo

Famiglie numerose, con anziani a carico e con disabili rischiano non solo di non essere aiutate da adeguate politiche di sostegno ma addirittura di essere penalizzate dalle riforme in atto, in particolare da quella che va a rivedere l’Isee. Dietro l’acronimo c’è l’Indice delle Situazione Economica Equivalente, cioè il coefficiente che regola l’accesso ai servizi, la determinazione di agevolazioni tariffarie e monetarie ed altro, in rapporto ad asili nido, scuole, sgravi fiscali, riduzioni e via dicendo. A denunciarlo, riproponendo il problema sul territorio ma non solo, sono Vincenzo ed Emma Lomonaco, delegati di Salerno per l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose e consiglieri nazionali della stessa. Prima di Natale hanno indirizzato una lettera a tutti i parlamentari salernitani affinché si interessassero alla questione. «Ma al momento – spiegano – non abbiamo avuto nessuna risposta, eppure si tratta di un tema cruciale, che ha ripercussioni pratiche non indifferenti e potrà creare molti disagi. Nel conteggio dei redditi di una famiglia sono stati inseriti anche gli assegni familiari e le indennità di accompagnamento per i disabili, che fanno lievitare il reddito».

Una forte contraddizione in termini che andrebbe ad impoverire ulteriormente le famiglie: «È come se da una parte lo Stato dicesse: ok, aiutiamo i nuclei familiari dove sono presenti molti figli, anziani, disabili; dall’altra sottraesse poi la possibilità agli stessi di fruire degli aiuti. Da una parte si concede dall’altra si toglie. Che riforma è?». Lomonaco spiega che «il Governo Letta, sulla base del lavoro avviato dal precedente Governo Monti, sta realizzando la riforma dell’Isee con due obiettivi fondamentali. Il primo, dichiarato: rendere la vita più difficile a quanti, finora, hanno fatto i furbi ed hanno usato lo strumento dell’autodichiarazione a proprio uso e consumo, finendo per rubare opportunità di sostegno a tante famiglie più meritevoli. Questo obiettivo è ampiamente condiviso dalla nostra associazione, che si propone di rappresentare una fascia di famiglie che scivola sempre più sotto la soglia di povertà. Il secondo obiettivo, non dichiarato, è fare cassa, ridurre al massimo la platea di famiglie da sostenere. Non considerare in modo adeguato i figli a carico, la disabilità, la cura degli anziani: ecco come, attraverso scelte concrete, si riduce la famiglia ad un’entità produttrice di reddito tassabile, e nulla più».

Di qui l’appello ai politici affinché si facciano promotori in Parlamento di una più attenta politica di sostegno familiare. «Vorremmo tanto che deputati e senatori eletti nella nostra provincia si aprissero ad un confronto concreto e costruttivo su questi temi. Il dibattito sul nuovo Isee è un’occasione favorevole. Aspettiamo fiduciosi». Si può scrivere a: cn.lomonaco@famiglienumerose.org.

Il nuovo calcolo Isee è stato deciso a fine anno ed è passato quasi in sordina, con un Decreto delegato. Si attendono i decreti attuativi e c’è quindi una possibilità di revisione.

Paolo Romano

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