Nuovo cimitero, chiesti chiarimenti

La conferenza dei servizi aggiornata al 6 febbraio. Evidenziate alcune incongruenze tra grafici e progetto redatto dall’Ati

E’ arrivato solo il parere favorevole dell’Asl al progetto di finanza per il nuovo cimitero urbano che sorgerà sulla collina al confine con il comune di San Mango Piemonte. Per questo motivo, i componenti della conferenza dei servizi si sono aggiornati al 6 febbraio. La prima riunione che si è tenuta nella giornata di ieri è stata, quindi, principalmente «di carattere interlocutorio», come ha tenuto a precisare il direttore dello staff del sindaco Alberto Di Lorenzo.

Praticamente, oltre al parere favorevole dell’Asl, tutti gli altri si sono riservati alla prossima convocazione. «Ci sono state delle richieste di chiarimenti in merito ad alcuni aspetti progettuali - ha spiegato sempre Di Lorenzo - dato che sono state evidenziate delle incongruenze tra i grafici presentati e il progetto redatto». I principali aspetti che bisognerà precisare riguardano soprattutto la viabilità alternativa. A dare delucidazioni dovrà essere l’Ati Eitel, con la R&S costruzioni generali e lo studio tecnico dell’architetto Marina Concilio che ha redatto il progetto.

All’incontro di ieri erano assenti i rappresentanti delle due Soprintendenze, ma non si tratta di un problema rilevante. L’amministrazione, infatti, ha già provveduto ad incardinare il procedimento presso la direzione regionale e sarà quest’ultima chiamata ad esprimere un parere. Praticamente è stato usato lo stesso iter che si è adottato per il project financing del nuovo stadio Vestuti.

Ma come sarà questo nuovo cimitero, la cui realizzazione si è resa necessaria per venire incontro alla crescente richiesta di loculi che purtroppo non può essere più soddisfatta? Innanzitutto, ci sarà spazio per 2mila tombe, 15mila loculi, 990 cappelle, 50mila ossari e 525 urne cinerarie.

Poi l’intero progetto, come ebbe a spiegare lo stesso architetto Concilio nel corso della conferenza stampa di presentazione, è stato diviso in lotti funzionali ed il punto centrale è rappresentato dall’edificio principale che ospiterà uffici, negozi, guardiania, camera mortuaria e obitorio.

Sull’intera area di 100mila metri quadri, sarà dato molto spazio alle aree verdi che saranno strutturate a mo’ di giardini zen.

Numerosi gli aspetti innovativi presenti nel progetto a cominciare dall’auditorium con mille posti a sedere. Una vera e propria cavea aperta su tre lati e coperta da un soffitto a forma di conchiglia che ospiterà concerti di musica prevalentemente sacra e classica, ma che è anche attrezzata per la proiezione di film.

C’è poi l’edificio destinato alle cremazioni con due corpi di fabbrica: un forno per la cremazione delle salme ed uno per bruciare tutti i materiali di risulta che produrrà l’energia necessaria per il fabbisogno del cimitero. Altre novità saranno rappresentate dal cimitero degli animali che potrà ospitare circa mille loculi e dall’edificio per culti diversi da quello cattolico. Il principio che ha ispirato gli architetti è stato quello di trasformare il cimitero nel luogo dei vivi e non solo dei morti, come già avviene in molte città europee.

La cifra stimata per la realizzione dell’intera struttura è pari a 60milioni di euro. Al vincitore del bando di gara, che sarà emanato al termine dei lavori della conferenza dei servizi, sarà data la gestione dell’intera struttura per i prossimi trent’anni. Il bando sarà aperto, ma a parità di offerta avranno diritto di prelazione coloro che hanno realizzato l’idea.

Difficile stabilire i tempi di realizzazione anche perchè, benchè il cimitero sia previsto nel Puc, bisognerà procedere anche ad una serie di espropri. La stima comunque per la fine dei lavori è non meno di cinque anni, data anche la complessità dell’intera struttura.

Naturalmente l’intenzione è quella di ridurre al minimo i cosiddetti “tempi morti”.

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