Le nomine in curia

Nuovi parroci per cinque comunità

E a guidare la Caritas potrebbe arrivare don Rosario Petrone

Come è ormai diventata consuetudine da quando a guidare l’arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno c’è monsignor Luigi Moretti, anche questo giugno potrebbe portare dei cambiamenti all’interno delle parrocchie del circondario che da settembre, con l’inizio delle nuove attività pastorali, potrebbero avere delle nuove guide spirituali. In Curia, infatti, sono sempre più insistenti le voci che riportano di imminenti stravolgimenti, alcuni già annunciati per la verità, negli organigrammi parrocchiali della diocesi. Che don Pietro Mari, da quasi cinquant’anni guida spirituale della comunità religiosa del Volto Santo, a Pastena, fosse stato mandato in pensione dal vescovo Moretti era cosa già nota: si ricordano, infatti, le rimostranze dei fedeli alla notizia del suo addio all’altare data qualche mese fa proprio dal sacerdote al termine di una celebrazione eucaristica. A guidare la parrocchia della zona orientale dovrebbe arrivare da Montecorvino Pugliano don Francesco Coralluzzo.

Lascerà invece la chiesa di San Bartolomeo di Penta, dove è parroco dal 2012, don Luigi Savino che andrà a occupare il posto lasciato vuoto già dallo scorso gennaio da don Luigi Pierri, che si era dimesso da parroco dopo una lite con alcuni parrocchiani. In seguito all’episodio, monsignor Moretti minacciò addirittura di chiudere la chiesa di Pellezzano. Venne scritta una nota ufficiale da parte della comunità parrocchiale in cui l’aggressione al parroco veniva però addebitata a un «gruppo di persone ben definito che ha sempre dimostrato di frequentare la chiesa solo per sterile protagonismo, ben lontano dallo spirito cristiano». Lascia invece Campagna don Michele De Martino che andrà a guidare la comunità religiosa di Bracigliano dove finora è stato parroco don Emmanuel Vivo che invece si sposterà a Montecorvino Rovella.

Infine un avanzamento di “carriera” per don Gianluca Cipolletta, ora viceparroco alla chiesa di Santa Croce a Torrione, che diventerà parroco della chiesa di Castel San Giorgio. «I cambiamenti sono normali – aveva spiegato l’arcivescovo quando alcuni mesi fa ci furono i primi malumori per gli spostamenti paventati – Se ci sono manifestazioni in cui i fedeli dicono che i preti sono bravi, non posso che esserne contento. Ma più che incontrare un prete, dobbiamo incontrare Gesù e se per incontrare un prete, dimentichiamo Gesù Cristo, allora qualcosa non ha quadrato».

Grandi novità anche all’interno del Palazzo arcivescovile dove don Sabatino Naddeo, ora parroco di Santa Margherita, potrebbe abbandonare la carica di cancelliere della Curia in favore di don Natale Scarpitta, classe 1980, al momento responsabile della Pastorale giovanile della diocesi. L’indiscrezione più succulenta riguarda, infine, la gestione della Caritas diocesana, da anni regno di don Marco Russo. A spodestarlo potrebbe arrivare don Rosario Petrone, attualmente cappellano del carcere di Fuorni.

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