consorzio di bacino

Nuove indagini sugli extra pagati a Dario Barbirotti

Saranno necessarie nuove indagini prima che il giudice dell’udienza preliminare decida se prosciogliere o rinviare a giudizio le undici persone accusate di aver organizzato al Consorzio di bacino...

Saranno necessarie nuove indagini prima che il giudice dell’udienza preliminare decida se prosciogliere o rinviare a giudizio le undici persone accusate di aver organizzato al Consorzio di bacino Salerno 2 un’associazione a delinquere finalizzata all’utilizzo illecito di denaro pubblico. Lo ha deciso lo stesso gup Dolores Zarone, chiedendo al pubblico ministero Marina Guglilemotti un approfondimento sia sulle nuove segnalazioni del commissario liquidatore Giuseppe Corona, che con la sua denuncia ha fatto scattare l’inchiesta e si è costituito parte civile per il Consorzio, che sulle dichiarazioni difensive fatte in udienza da alcuni degli imputati, tra cui l’ex presidente Dario Barbirotti. Il giudice ha quindi disposto che sia di nuovo sentito Corona e che siano convocati, quali persone informate dei fatti, alcuni funzionari citati dagli imputati.

Nelle scorse settimane Corona aveva depositato una documentazione integrativa costituita da cedolini da cui risultano emolumenti che sarebbero stati liquidati a Barbirotti senza formale giustificazione. Atti a cui il consigliere regionale ha replicato assicurando di aver sempre documentato le spese extra che gli sono state liquidate e chiamando a testimone alcuni dipendenti che nelle prossime settimane saranno convocati dal pm. Non è invece stato disposto approfondimento sulla nota depositata da Corona l’8 maggio, a cui era allegata una documentazione, trovata nello studio di Barbirotti, dalla quale risulterebbe l’scrizione di diversi dipendenti al suo partito.

Il supplemento di indagine, che si chiuderà con una nuova udienza preliminare il 19 settembre, servirà anche a verificare le dichiarazioni difensive rese dalla funzionaria Adele D’Elia (difesa da Gino Bove) e dall’ex presidente dei revisori Pellegrino Barbato (avvocato Federico Conte). C’è inoltre da fugare il dubbio su uno scambio di persona nell’identificazione di uno dei benzinai coinvolti e sul ruolo del consulente Antonio Paciello. Restano invece immutate le posizione dell’ex direttore Mena Arcieri e del coordinatore contabile Donato Cuozzo. Anche per loro si deciderà a settembre. (c.d.m.)

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