Nuova piscina comunale «Lavori senza la variante»

Il consigliere De Caro: «Eseguiti alcuni interventi non previsti e non autorizzati» Chiesto l’intervento dell’Ente per effettuare controlli all’interno del cantiere

CAPACCIO. «Alcuni interventi legati alla realizzazione della piscina comunale sono quasi sicuramente difformi rispetto alle vigenti norme, ovvero al progetto esecutivo». La denuncia è del consigliere di opposizione, Gennaro De Caro (Alternativa democratica), promotore di un’interrogazione nella quale chiede chiarimenti sull’opera in corso a Capaccio scalo. «Recatomi sul posto e osservata la struttura in corso di realizzazione, per quanto possibile dall’esterno della recinzione del cantiere – afferma De Caro - ho avuto la netta sensazione che taluni interventi sembrerebbero difformi dalle vigenti norme in materia di rispetto delle distanze dai confini e fabbricati degli standard urbanistici, e eseguiti anche in mancanza dell’obbligatoria autorizzazione paesaggistica. Le opere effettuate e in corso di esecuzione, quasi certamente risulterebbero difformi dal progetto esecutivo, in materia di progettazione e contenimento dei consumi energetici sia se riferite alle murature perimetrali che ai pannelli di copertura impiegati. È in corso di approvazione un progetto di variante che sembra preveda una riduzione di superficie del solarium, con la parte curva che termina ad oltre due metri e mezzo dal canale, una serie di altre opere non comprese nel progetto esecutivo a base di gara, per far fronte alle carenze di isolamento strutturale e contenimento energetico riscontrate solo recentemente durante il corso d’opera, oltre alcune altre opere non previste nel progetto nè nell’offerta migliorativa dell’impresa aggiudicataria».

De Caro consultando il sito web del Comune, non ha trovato «provvedimenti che approvano o autorizzano l’esecuzione delle opere, nè risulta ancora essere stata adottata alcuna perizia di variante per le denunciate modifiche del progetto esecutivo. In assenza di atti formali, le modifiche eseguite senza alcuna variante in corso d’opera, sono arbitrarie e ingiustificate tecnicamente e giuridicamente».

De Caro chiede a sindaco, segretario comunale e responsabile lavori pubblici se siano al corrente «dell’eventuale adozione di una variante in corso d’opera dei lavori e se non ritengono necessario segnalare i fatti alla Corte dei Conti e Procura»; e che siano effettuati dei controlli per accertare «la legittimità delle opere e la loro conformità con il progetto esecutivo approvato dal Comune. Nel caso quanto dato sapere dovesse rispondere al vero, verrebbero a crearsi condizioni di discutibile legittimità per le operazioni di aggiudicazione della gara di appalto e le opere realizzate, in danno e con grave pregiudizio per il Comune».

©RIPRODUZIONE RISERVATA